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Trieste Science+Fiction 2018, vince Freaks: tutti i premiati

Si chiude la diciottesima edizione del Trieste Science+Fiction, che ha visto trionfare il canadese Freaks

pubblicato 5 Novembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 15:09

Anche quest’anno presenti a Trieste per uno degli appuntamenti più interessanti per gli amanti della Fantascienza e non solo. Lo Science+Fiction negli anni ha infatti inglobato più istanze, avvicinando generi e intuizioni atipiche; forse anche un po’ trovandocisi, ché d’altra parte un qualunque Festival non può fare a meno di crescere o comunque cambiare in base a ciò che i film dettano, i vari fenomeni che vanno consolidandosi nel tempo.

Quest’anno il premio va ad un film che il pubblico ha amato moltissimo: finita la proiezione di Freaks, infatti, un boato è irrotto nel Teatro Rossetti, in parte annunciando che qualcosa alla fine sarebbe accaduta (sebbene alla fine il pubblico ha premiato un altro film, ossia Lajko: Gipsy in Space, forse aiutato anche dal fatto che la sua proiezione si è svolta di domenica pomeriggio, con una maggiore affluenza perciò. Forse.).

Lo Stars’ War, premio della critica web al quale partecipiamo pure noi in quanto testata, è andato invece a Jonathan, film con Ansel Elgort che al Tribeca era già stato accolto con favore. Non facciamo mistero circa il fatto che non gli abbiamo preferito altro, in particolare The Dark, ma Jonathan è comunque un tentativo competente di costruire una storia accattivante sopra una tematica che si presta molto (la stessa alla base di Fight Club e Split, per essere più precisi).

Se guardiamo a film che come Lajka e Lajko, confrontati con altri tipo appunto Freaks e Jonathan, si ha peraltro modo di comprendere quali siano le varie inclinazioni rispetto a differenti cinematografie: a livello territoriale, se infatti l’Occidente di questi ultimi due film, in quanto canadese e soprattutto americano, guardano al presente, alla scissione, il profondo e apparemente sempre meno gestibile dualismo di quella parte di mondo, l’altra, l’Est europeo, è invece alle prese col proprio passato, con la rielaborazione di quella pagina tutto sommato recente che ha a che fare col regime sovietico. Il genere, perciò, si fa ancora una volta carico di incanalare ansie e paure rispetto ad un dato fenomeno, che si vuole in qualche modo esorcizzare attraverso il filtro stilizzato laddove non per forza di cose esasperato tipici di questo strumento: il genere come veicolo di ciò che c’è perciò di più intimo, che va sempre letto tra le righe di codici, stilemi e (perché no?) cliché.

Film diverso ma per certi versi speculare è Man Divided, che con Jonathan condivide su tutto una notevole premessa dalla quale però non si riesce raccogliere in toto il potenziale. Buoni film, quest’ultimo addirittura più imbevuto di attualità, lasciando comunque sullo sfondo la questione ecologista. Anche qui, ottimi presupposti, esecuzione meno all’altezza; in particolare si segnala una voce fuori campo effettivamente invasiva, ravvisata dallo stesso regista; l’unico elemento che denota quel pizzico di coraggio mancato, dettato dalla seppur comprensibile preoccupazione di “perdere” il pubblico strada facendo. Eppure Man Divided è piuttosto lineare per il tipo di storia che racconta.

Un evento piccolino lo Science+Fiction, ma che si conferma tappa obbligata per chi nutre una certa predilezione verso generi che comunque poco alla volta si stanno facendo strada anche fuori da contesti così “specialistici”. Fa peraltro piacere prendere atto di una qualità superiore rispetto allo scorso anno, edizione sotto questo aspetto meno fortunata. Ed anche se a chi scrive non dispiacerebbe che Trieste tornasse a scommettere con un pelo più di azzardo su opere ancora più fuori dagli schemi, va altresì ricordato che lo Science+Fiction è un appuntamento rivolto anzitutto al pubblico, che in questa settimana si raduna e celebra la passione per una materia sempre più complessa, cangiante. Il che è un bene di per sé, perché vuol dire che la Fantascienza al cinema, nelle sue diverse diramazioni, è ancora viva e vegeta. E un Festival che puntualmente ci aggiorni a tal proposito, confermando il tutto, non può che rivelarsi fondamentale.

Premio Asteroide

Concorso internazionale per il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione Neon | Competition. Il premio è assegnato da una giuria internazionale composta da professionisti del settore cinematografico ed esperti di cinema fantastico. La giuria 2018 del premio Asteroide è composta da: lo scrittore Richard K. Morgan, la programmatrice internazionale Annick Mahnert, il critico e documentarista Alexandre Poncet.

Vincitore Premio Asteroide TS+FF2018
Freaks” di Zach Lipovsky, Adam Stein (Canada, 2018)

Motivazione
“Freaks” offre al pubblico un’esperienza completa, esplosiva e coinvolgente, con una straordinaria vastità e portata, e con un sovvertimento ferocemente arguto della forma dominante del cinema attuale. Propone, inoltre, una potente analisi politica della crescente cultura della paranoia che si sta diffondendo nel mondo.

Menzione Speciale
Await Further Instructions” di Johnny Kevorkian (Gran Bretagna, 2018)

Motivazione
“Await Further Instructions” è il primo film di genere post Brexit: contiene una critica politica di brutale potenza; è un’opera premonitrice rispetto ai nostri tempi e costituirà per molti anni a venire un fondamentale punto di riferimento.

Sinossi “Freaks”
Direttamente da Toronto, un thriller sci-fi in cui una coraggiosa ragazzina sfugge al controllo iper-protettivo e paranoico del padre per scoprire che, per chi è diverso, il mondo può essere crudele. Nessuno spoiler: lasciatevi avvolgere dal mistero e godetevi questo delizioso esordio canadese… e le inquietanti performance di Emile Hirsch e Bruce Dern.

Sinossi “Await Further Instructions”
È Natale e la famiglia Milgram si trova la casa sigillata da una sostanza misteriosa, mentre sullo schermo della TV lampeggia la scritta “Restate in casa in attesa di ulteriori informazioni”. Una terribile lotta per la sopravvivenza in perfetto stile Cronenberg nell’inquietante e affascinante opera seconda del regista inglese Johnny Kevorkian.

Premio Méliès d’argent – Lungometraggi

Il concorso è organizzato in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation (EFFF) ed è riservato ai lungometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato da una giuria di professionisti del settore cinematografico e vale anche come nomination per partecipare all’annuale concorso per il Premio Méliès d’or. La Giuria 2018 del premio Méliès d’argent è composta da: il giornalista e critico cinematografico Enrico Magrelli, il docente e critico cinematografico Roy Menarini, il giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona.

Vincitore Premio Méliès d’argent – Lungometraggi TS+FF2018
Man Divided” di Max Kestner (Danimarca, Svezia, Finlandia 2017)

Motivazione
“Man Divided”, opera prima di fiction di un regista già apprezzato per i suoi documentari come Max Kestner, convince per la sua originalità narrativa nel saper reinventare temi classici: i viaggi nel tempo, l’incertezza della sopravvivenza in un futuro non lontanissimo, gli inquieti tormenti del doppio. Diretto con mano ferma, recitato con grande equilibrio, il film spalanca un orizzonte finora sconosciuto nel cinema fantastico, quello della Danimarca e del Nord Europa, da seguire con attenzione.

Sinossi “Man Divided”

Nel 2095 tutta l’acqua dolce terrestre e scomparsa a seguito di una catastrofe ecologica. Fang Rung si è sottoposto a fissione molecolare per mandare un suo doppio – nome in codice Gordon Thomas – indietro nel tempo alla ricerca di una scienziata che avrebbe potuto salvare il mondo.

Premio Méliès d’argent – Short Competition
Il concorso è organizzato in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation (EFFF) ed è riservato ai cortometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato al cortometraggio che riceve il maggior numero di voti dal pubblico in sala e vale anche come nomination per partecipare all’annuale concorso per il Premio Méliès d’or.

Vincitore Premio Méliès d’argent – Short Competition TS+FF2018
Thunder from a Clear Sky” di Yohan Faure (Francia, 2018)

Sinossi “Thunder from a Clear Sky”
Dieci anni dopo la scoperta di un remoto sistema planetario in grado di supportare la civiltà extraterrestre, siamo in attesa dei risultati di un referendum mondiale che risponda alla domanda: dovremmo metterci in contatto?

Premio Rai 4

Rai 4, media partner di Trieste Science+Fiction Festival 2018, assegna il Premio Rai 4 a uno dei film della selezione ufficiale Neon.

Vincitore Premio Rai 4 TS+FF2018

Freaks” di Zach Lipovsky, Adam Stein (Canada, 2018)

Motivazione
Nell’offerta di livello sempre all’altezza del Trieste Science+Fiction Festival, il premio Rai 4 va al film “Freaks” che reinterpreta con ironica originalità il tema dei superpoteri e la condizione dell’alterità, ribaltando il classico punto di vista e riuscendo a restituire inedita freschezza al cinema di genere.

Sinossi “Freaks”
Direttamente da Toronto, un thriller sci-fi in cui una coraggiosa ragazzina sfugge al controllo iperprotettivo e paranoico del padre per scoprire che, per chi e diverso, il mondo può essere crudele. Nessuno spoiler: lasciatevi avvolgere dal mistero e godetevi questo delizioso esordio canadese… e le inquietanti performance di Emile Hirsch e Bruce Dern.

Stars’ War – Premio della Critica Web

Decretano la miglior opera prima dell’edizione 2018 del Festival nove testate online presenti al Festival: BadTaste, Blow Out, Cineblog, CineClandestino, CineLapsus, Cinematographe, Quinlan, Sentieri Selvaggi e Taxi Drivers.

Vincitore Stars’ War – Premio della Critica Web TS+FF2018
Jonathan” di Bill Oliver (USA, 2018)

Sinossi “Jonathan”

Jonathan conduce una vita ordinaria: va a lavorare, mangia da solo, gioca ai videogiochi e si scambia videomessaggi con John, suo coinquilino in un modesto appartamento. Le vite dei due sono intrecciate, ma in un modo assai diverso da quel che parrebbe… In uno dei film più amati del Tribeca, Ansel Elgort ci regala un’incredibile interpretazione in un doppio ruolo!

Premio Nocturno Nuove Visioni

Riconoscimento assegnato ad un’opera significativa e originale per l’evoluzione del cinema di genere da Nocturno, la principale rivista italiana dedicata al cinema di genere.

Vincitore Premio Nocturno Nuove Visioni TS+FF2018
Await Further Instructions” di Johnny Kevorkian (Gran Bretagna, 2018)

Motivazione

Attualissimo e retrò allo stesso tempo, il film è una spassosa, frenetica e terrificante escursione in una Twilight Zone dove i generi si fondono e trovano una nuova dimensione.

Sinossi “Await Further Instructions”
È Natale e la famiglia Milgram si trova la casa sigillata da una sostanza misteriosa, mentre sullo schermo della TV lampeggia la scritta “Restate in casa in attesa di ulteriori informazioni”. Una terribile lotta per la sopravvivenza in perfetto stile Cronenberg nell’inquietante e affascinante opera seconda del regista inglese Johnny Kevorkian.

Premio CineLab Spazio Corto

Il premio è organizzato in collaborazione con il DAMS (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo), Corso di studi interateneo Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Trieste, ed è riservato al miglior cortometraggio italiano presentato nella sezione Spazio Italia | Spazio Corto. Il premio viene assegnato da una giuria composta da studenti. La giuria 2018 è composta da Leandro Urbani, Edoardo Vidiz, Riccardo Tonon, Ajad Noor e Luciano Ranaldi.

Vincitore Premio CineLab Spazio Corto TS+FF2018
Herd” di Mattia Temponi (Italia, 2018)

Motivazione
Dopo un’attenta e oculata analisi dei cortometraggi in concorso al festival, la giuria ha deciso di assegnare il premio CineLab Spazio Corto al cortometraggio di Mattia Temponi “Herd”. Un’opera che riesce a coniugare allo stesso tempo forma e sostanza riuscendo a veicolare in maniera chiara e ironica il proprio messaggio attraverso il genere cinematografico, cosa che la giuria reputa manchi in italia ora come ora. La paura immaginaria del diverso e dello sconosciuto e la sempre più dirompente irruenza dei mass media nelle nostre vite, che passivamente ci influenza di giorno in giorno. sono i temi affrontati nei 14 minuti di questo intelligente cortometraggio, che viene accompagnato da un’ottima messa in scena e da un reparto tecnico molto valido, che trova il suo punto di forza in un’intensa fotografia e un ritmo molto coinvolgente.

Sinossi ”Herd”
Una ragazza si sveglia nella casa di un uomo conosciuto la notte prima. Hanno dormito insieme, ma lei non sa nulla di lui e quando sospetta di essere in pericolo, la paura prende il sopravvento.

Premio del pubblico
Il concorso è riservato ai lungometraggi di finzione presenti in tutte le sezioni, esclusi i classici. Il premio è assegnato al film che riceve il maggior numero di voti dal pubblico in sala.

Vincitore Premio del pubblico
Lajko Gipsy in Space” di Balazs Lengyel (Ungheria, 2018)

Sinossi “Lajko Gipsy in Space”
Una commedia nera che ci insegna che il primo essere vivente nello spazio non è stata una cagnetta di nome Lajka, ma un giovane Rom, pilota di aerei per irrigazione, di nome Lajko. Perché quando, nel 1957, l’Unione Sovietica concesse all’Ungheria l’onore di scegliere il primo cosmonauta da mandare nello spazio, la scelta cadde sul candidato più improbabile.

Premio alla Carriera Urania d’Argento

Il Premio Urania d’Argento viene conferito dal 2002 ai grandi maestri che hanno operato nell’ambito del fantastico, in collaborazione con l’omonima testata letteraria Mondadori.

Vincitore Premio alla Carriera Urania d’argento TS+FF2018

Douglas Trumbull, due volte premio Oscar, regista e maestro degli effetti speciali.