Trigger Warning, recensione: una “letale” Jessica Alba per un thriller d’azione che fatica a carburare (Disponibile su Netflix)
Leggi la recensione di Cineblog di “Trigger Warning”, il thriller d’azione con una brutale Jessica Alba e uno spietato Michael Anthony Hall diretti dalla regista indonesiana Mouly Surya.
Netflix nel mese di giugno ci porta l’Indonesia in casa in due distinte modalità: da una parte l’inquietante e riuscita trilogia fantasy / horror Joko Anwar’s Nightmares and Daydreams, una sorta di Ai confini della realtà ambientato a Jakarta, e dall’altra Netflix tiene a battessimo prima produzione in lingua inglese per la regista indonesiana Mouly Surya (Marlina, omicida in quattro atti), che dirige Trigger Warning, un thriller d’azione che vede protagonista un grintosa Jessica Alba, a cinque anni dal suo ultimo ruolo cinematografico nel crime Killers Anonymous.
Trigger Warning – Scopriamo la storia…
Dopo aver fatto la conoscenza di Parker (Jessica Alba) e aver avuto un assaggio delle sua latali “skills” che la CIA utilizza contro i terroristi, in una delle sue pericolose missioni in territorio nemico, apprendiamo della morte del padre di Parker avvenuta nel piccolo paese dove l’uomo, un emigrato ispanico, aveva aperto un ristorante. A comunicare il triste lutto e a spiegarle che si sarebbe trattato di una tragica fatalità è il suo ex fidanzato, ora sceriffo del paese, Jesse Swann (Mark Webber). Parker farà così ritorno a casa per dare l’ultimo saluto all’amato genitore, qui ritroverà i suoi amici di sempre, ma anche il resto della famiglia Swann: il razzista e trafficante d’armi Elvis Swann (Jake Weary) e l’altrettanto razzista e politico in piena campagna elettorale Ezekiel Swann (Anthony Michael Hall), rispettivamente fratello minore e padre dello sceriffo Jesse. Parker ben presto scoprirà che la morte del padre non è stata affatto accidentale e che dietro l’omicidio si cela un vero e proprio complotto che la porterà inevitabilmente ad imboccare un sanguinoso e brutale sentiero di vendetta.
Politica, immigrazione, elezioni americane…
Il plot di “Trigger Warning” scritto da John Brancato (Hunter’s Prayer – In fuga), Josh Olson (A History of Violence) e Halley Gross (serie tv Banshee) potrebbe benissimo adattarsi ad un film di Steven Seagal o diventare un episodio della serie tv Walker Texas Ranger. Il fatto che la protagonista sia ispanica e ci sia questo ammiccare a politica, armi e immigrazione con le elezioni americane alle porte, non ha alcun reale effetto sulla narrazione, nel senso che non nobilita ne influisce negativamente su una storia che scivola via prevedibile su binari troppo consolidati. A dare una scossa al torpore arriva l’ultima mezzora di film, quando il brutalizzare razzisti arroganti, trucidare spietati terroristi e vendicare nel sangue parenti ammazzati, da uno slancio al ritmo per la gioia di chi ha superato la prima ora e ora può godersi sparatorie, combattimenti corpo a corpo e una Jessica Alba alquanto volenterosa nel suo caratterizzare un personaggio davvero coriaceo (anche troppo).
Un film d’azione sin troppo da manuale…
La regista Mouly Surya fa un buon lavoro nel complesso, ma nel perseguire gli stereotipi imposti dal genere, e in questo la sceneggiatura non l’aiuta, confeziona una pellicola senza una reale identità, un compitino ben fatto che si perde nel marasma di produzioni americane similari, vedi l’ultimo Rambo, il buon A testa alta con Dwayne Johnson o il revenge al femminile Peppermint – L’angelo della vendetta con Jennifer Garner. In realtà il film ci ha ricordato anche una produzione italiana anni ottanta, la trilogia d’azione Thunder del regista Fabrizio De Angelis, lo stesso de Il ragazzo dal kimono d’oro, che all’epoca con lo pseudonimo Larry Ludman ammiccava piuttosto sfacciatamente al “Rambo” di Stallone. Se volete vedere la trilogia “Thunder” gratis in streaming, è disponibile in versione integrale su YouTube, sul canale ufficiale di VIDEA.