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Trust Your Eyes: il regista di Una Notte Da Leoni si dà al thriller

Ma che strano che è il cinema. Chi avrebbe mai detto che il regista della trilogia di Una notte da leoni si sarebbe dato al thriller? Bene così, anche perché girare un’altra fotocopia del capostipite della saga demenziale sarebbe stato troppo: ci riferiamo al secondo capitolo, non al terzo, che per forza di cose non

pubblicato 27 Settembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 21:47

Ma che strano che è il cinema. Chi avrebbe mai detto che il regista della trilogia di Una notte da leoni si sarebbe dato al thriller? Bene così, anche perché girare un’altra fotocopia del capostipite della saga demenziale sarebbe stato troppo: ci riferiamo al secondo capitolo, non al terzo, che per forza di cose non abbiamo visto.

E proprio mentre Una notte da leoni 3 è ancora in fase di riprese, Todd Phillips annuncia che sarà il regista di Trust Your Eyes. Ambientato a Manhattan, nel Lower East Side, il film viene descritto come un thriller dalle atmosfere “alla Hitchcock”. Anche se la sinossi ci ricorda anche certo cinema di Dario Argento:

Thomas Kilbride è uno schizofrenico ossessionato dalle mappe, e raramente esce dalla sua stanza. Ma con un programma per computer chiamato Whirl360.com riesce a viaggiare per il mondo senza uscire dalla camera [sì, qualcosa tipo Google Maps, ndr]. Legge e memorizza tutte le strade. Passa in esame ogni indirizzo, così come ogni persona “bloccata” che gli appare sullo schermo.

Poi vede qualcosa che altri avrebbero potuto notare per caso in una strada della downtown di New York: un’immagine su una finestra. Un’immagine che sembra una donna mentre viene assassinata. Il fratello di Thomas, Ray, si prende cura di lui, gli cucina, gli fa da tramite col mondo esterno, ed ascolta ogni sua teoria paranoica.

Quando Thomas gli dice cosa ha visto, Ray lo asseconda senza troppa convinzione. Finché anche lui non si convince che si trovano davvero davanti ad un omicidio…

Intringante, no? Ora bisogna solo aspettare una sceneggiatura: che, al momento, non c’è. Si attendono sviluppi.

Fonte: The Playlist