Tuck me in: Ignacio F. Rodó “rimbocca le coperte” con 60 secondi di paura
Tuck me in di Ignacio F. Rodó vi “rimbocca le coperte” con qualche secondo di paura da Filminute Award.
La paura è qualcosa di impalpabile che scuote dal profondo, domina l’istinto, accelera il battito e allerta la percezione del pericolo, che sia reale o presunto importa poco.
Qualcosa capace di assumere molte forme e ancora più facce, che spaventa quando sorprende il quotidiano con qualcosa di inconsueto, che scatena il perturbante capace di generare angoscia per il familiare percepito al contempo come estraneo.
Quello che il regista spagnolo Ignacio F. Rodó ha reso protagonista di un piccolo cortometraggio, tanto efficace da aggiudicarsi il ‘Best Filminute’ e il ‘CineCoup prize’ all’ultima edizione del Filminute Award canadese, insieme al secondo alllo spagnolo Obuxo Fest e il ‘Terror’ Minute Trophy al Festival do Minuto brasiliano, maturando l’idea per il soggetto da una conversazione su Reddit.
“What is the best horror story you can come up with in two sentences.”
Tuck me in (rimboccare le coperte) è la messa in scena dell’inquietante risposta fornita dall’utente justAnotherMuffledVo (Juan Ruiz J), partendo dal consueto rituale con il quale molti genitori (o se preferite gli adulti) rassicurano il sonno dei bambini, con un piccolo controllo di mostri e pericoli vari.
Un soggetto semplice che non ha bisogno di un grosso budget e molto tempo per mettere a segno una formula spaventosamente vincente, solo di qualche secondo e un tranquillo bambino che chiede al padre di controllare sotto al letto (interpretati da Luka Schardan e Mark Schardan).
Che succede se sotto il letto il padre trova quello che non si aspetta, o meglio il figlio al quale pochi secondi prima ha rimboccato le coperte?
Il finale è aperto ma il perturbante ha già colpito fantasia e immaginazione, nel letto (o sotto) potrebbe esserci qualsiasi cosa …
Foto | Screenshot dal video YouTube