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Tutto parla di te: in esclusiva su Cineblog la locandina ufficiale

In esclusiva su Cineblog, ecco la locandina ufficiale di Tutto parla di te, film di Alina Marazzi, con Charlotte Rampling, Elena Radonicich, Valerio Binasco e Maria Grazia Mandruzzato. In sala dall’11 Aprile

pubblicato 25 Marzo 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:37

Come già riportato la scorsa settimana, giorno 11 Aprile approderà nelle sale Tutto parla di te, pellicola diretta da Alina Marazzi, con Charlotte Rampling, Elena Radonicich, Valerio Binasco e Maria Grazia Mandruzzato. Quest’oggi Cineblog vi offre in esclusiva la locandina del film, che trovate qui sotto.

Tutto parla di te: locandina ufficiale
Tutto parla di te: locandina ufficiale

Tutto parla di te: locandina ufficiale

Tutto parla di te: trailer e data d’uscita del film di Alina Marazzi

Il prossimo 11 Aprile approderà nelle nostre sale Tutto parla di te, produzione italo-svizzera distribuita in Italia da Bim. Al suo primo film dopo tre documentari, Alina Marazzi sconfina nel campo della finzione con un film dalla tematica decisamente attuale – anzi, senza tempo – senza però archiviare del tutto le proprie origini documentaristiche. Nel cast troviamo la veterana Charlotte Rampling oltre ad Elena Radonicich, Valerio Binasco e Maria Grazia Mandruzzato. Di seguito la sinossi, mentre dopo il salto troverete una breve nota della regista nonché il trailer ufficiale del film.

Pauline (Charlotte Rampling) torna a Torino ? sua città natale ? per la prima volta dopo molti anni e riprende contatto con Angela (Maria Grazia Mandruzzato), conosciuta all’estero tempo prima, e che ora dirige un Centro per la maternità. Qui Pauline intraprende una ricerca sulle esperienze e i problemi delle mamme di oggi, a partire da testimonianze, video, fotografie raccolti da Angela.

Tra le mamme che frequentano il Centro c’è Emma (Elena Radonicich), una giovane danzatrice, bella e sfuggente, in crisi profonda: non sa come affrontare le responsabilità cui la maternità la costringe, vede la sua vita a un punto fermo, si sente sola e incapace.

Tra le due donne si sviluppa un rapporto di complicità che in un gioco di rispecchiamento porterà Pauline a fare i conti con il proprio tragico passato e permetterà a Emma di ritrovare un senso di sé anche nella sua nuova identità di madre.

La parola ad Alina Marazzi:

Ero con mio figlio appena nato quando una donna mi si avvicinò dicendomi con un sorriso: “Che belli i bambini quando sono in braccio agli altri”. Una frase all’apparenza banale che mi fece riflettere sulla conflittualità che può manifestarsi nel rapporto madre?figlio. Ogni madre conosce quel sentimento in bilico tra l’amore e il rifiuto per il proprio bambino. Una tensione dolorosa da vivere e difficile da confessare, perché va contro il senso comune di quel legame primordiale. Con questo film ho voluto raccontare l’ambivalenza del sentimento materno e la fatica che si fa ancora oggi ad accettarla e affrontarla. Per restituire la complessità di questo sentimento ho voluto integrare la fiction con materiali diversi: filmati d’archivio, animazioni, elementi documentari, con i quali evocare i vari livelli emotivi che questa tensione muove in chi la vive.

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