Stasera in tv: “Un ponte per Terabithia” su Italia 1
Italia Uno stasera propone “Un ponte per Terabithia”, film drammatico del 2007 diretto da Gábor Csupó Josh Hutcherson, AnnaSophia Robb, Bailee Madison, Zooey Deschanel e Robert Patrick.
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Cast e personaggi
Josh Hutcherson: Jess Oliver Aarons
AnnaSophia Robb: Leslie Burke
Bailee Madison: Maybelle Aarons
Zooey Deschanel: Miss Edmunds
Robert Patrick: Jack Aarons
Kate Butler: Nancy Aarons
Latham Gaines: Bill Burke
Judy McIntosh: Judy Burke
Lauren Clinton: Janice Avery
Devon Wood: Brenda Aarons
Emma Fenton: Ellie Aarons
Grace Brannigan: Joyce Aarons
Patricia Aldersley: Nonna Burke
Hudson Mills: Williard Hughes
Cameron Wakefield: Scott Hoager
Isabelle Rose Kircher: Carla
Elliot Lawless: Gary Fulcher
Carly Owen: Madeson
Jen Wolfe: Ms. Myers
Ian Harcourt: Kenny
James Gaylyn: direttore della scuola
Philip Grieve: Mr. Bailey
Matt Gibbons: signore del male
Doppiatori italiani
Jacopo Bonanni: Jess Oliver Aarons
Letizia Ciampa: Leslie Burke
Lucrezia Marricchi: Maybelle Aarons
Perla Liberatori: Miss Edmunds
Roberto Draghetti: Jack Aarons
Emanuela Rossi: Nancy Aarons
Angelo Maggi: Bill Burke
Virginia Brunetti: Janice Avery
Elena Liberati: Ellie Aarons
Miranda Bonansea: Nonna Burke
Flavia Rosa: Carla
Emilio Cappuccio: direttore della scuola
La trama
Jesse (Josh Hutcherson) è un tredicenne introverso con problemi in famiglia dovuti alla precarietà dei mezzi economici di cui i suoi genitori dispongono, questo si riflette sulla sua vita, sulla scuola e sul rapporto col prossimo, il suo continuo rinchiudersi in se stesso lo porta ad avere un rapporto conflittuale con alcuni bulli della sua scuola che lo trasformano nel bersaglio prediletto dei loro scherzi crudeli.
Un bel giorno nella vita di Jesse fa capolino una nuova amica, Leslie Burke (AnnaSophia Robb), sua coetaenea con una dote innata per le fiabe e una gran voglia di sognare e sfuggire ai suoi problemi quotidiani, proprio come Jesse. Così i due stringono una bella amicizia che li porterà ad isolarsi dal mondo e a fantasticare insieme su regni magici e fiabesche creature.
I due ragazzi hanno un posto segreto, una sorta di zona franca lontano dagli adulti dove sono liberi di creare il loro mondo, il regno di Terabithia, e di popolarlo di magiche creature sotto il loro dominio, si perchè i due si sono eletti sovrani del regno, ma ben presto la realtà irromperà prepotentemente invadendo il mondo creato dai ragazzi che dovranno affrontare il loro destino, il dolore della perdita e il difficoltoso e necessario passaggio all’età adulta.
Il nostro commento
Secondo adattamento per lo schermo del romanzo omonimo di Katherine Paterson, la prima versione risale al 1985, questa volta grazie all’evoluzione tecnologica dell’ultimo ventennio il regista Gábor Csupó si avvale di effetti visivi all’avanguardia per materializzare il mondo creato dalla fervida fantasia dei due giovani protagonisti.
Un ponte per Terabithia è un intenso e toccante inno alla fantasia e all’immaginario infantile, ingannevole il battage pubblicitario e gli intenti dei produttori che all’epoca dell’uscita nelle sale hanno cercato di vendere la pellicola come fantasy, chi è in cerca di un fantasy sappia che questo non è ne Le cronache di Narnia ne tanto meno Harry Potter, ma una parabola sulla crescita, un delicato racconto di formazione che passa attraverso la sofferenza della perdita e la forza dell’immaginazione.
Stabilito che “Un ponte per Terabithia” non è un fantasy, possiamo tranquillamente affermare che il secondo tentativo, il primo fu nel 1985, di portare sullo schermo il romanzo di Katherine Paterson può dirsi pienamente riuscito; tutto è a misura di adolescente, alcune scene forse sono emotivamente troppo cariche per un pubblico di bambini, ma l’atmosfera potrà catturare l’attenzione dei più grandicelli e sicuramente degli adulti, il tutto all’insegna di un family-movie emotivamente molto interessante e cosa non da poco davvero ben interpretato.
Curiosità
- Il film tratto dall’omonimo romanzo del 1976 dell’autrice americana Katherine Paterson, già adattato in un film per la tv del 1985 per la regia di Eric Till. Paterson scrisse il suo romanzo nel 1977 come un modo per aiutare suo figlio di otto anni a riprendersi da un incidente traumatico, dove il suo migliore amico fu colpito da un fulmine e ucciso. Suo figlio, David Paterson, è il produttore del film.
- E’ stata AnnaSophia Robb ad inventare il nome del Dark Master (Maestro Oscuro). Inizialmente in produzione è stato indicato come “Key Monster”.
- Il nome “Terabithia” è ispirato ad un’isola chiamata Terabinthia nei romanzi “Le cronache di Narnia” di C.S. Lewis.
- Nella scena in cui Leslie racconta a Jess della vita domestica di Janice Avery sotto la casa sull’albero, Jess zoppica leggermente. Questo perché durante le riprese, Josh Hutcherson ha sviluppato fratture da stress alla schiena causate dal praticare costantemente sport e l’essere iperattivo.
- A causa del fatto che non ci sono scoiattoli in Nuova Zelanda, tutti le inquadrature con scoiattoli sono state pre-registrate o aggiunte digitalmente.
- Poiché le riprese non sono state eseguite in sequenza, è stata utilizzata una scala da “10 a 10” in modo che Josh Hutcherson potesse valutare quante immagini generate al computer Jess avrebbe visto. Hanno valutato la visione di Terabithia di Jess dalle cime degli alberi come livello 10. Allo stesso modo, sono state utilizzate le cinque fasi del dolore enfatizzate nel libro (negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione) in modo che Josh potesse focalizzare adeguatamente le sue performance nelle scene successive del film.
- Quando AnnaSophia Robb venne a sapere che si sarebbe girato il film, scrisse una lettera al regista Gabor Csupo esprimendo il suo amore ed entusiasmo per uno dei suoi libri preferiti. Questa lettera ha effettivamente fatto conquistare a Robb la parte di Leslie.
- Alla fine delle riprese AnnaSophia Robb ha combattutoduramente per portare a casa le scarpe che indossava durante il film. Ma è riuscita ad ottenere due paia di pantaloni.
- La controfigura di AnnaSophia Robb per questo film era un ragazzo, Tyrone Costelloe.
- Questo è stato il film finale del direttore della fotografia Michael Chapman, che si è ritirato dopo il completamento delle riprese.
- Robert Patrick era entusiasta di essere nel film, poiché voleva fare un film che i suoi figli potessero guardare.
- La bambina bionda con il vestito blu nel coro è Ruby, la figlia del regista Gabor Csupo. Può essere vista camminare direttamente verso la macchina da presa dietro Maybelle.
- Questo è stato il primo film live-action del regista ungherese Gabor Csupo.
- Il video musicale che Ellie racconta a Brenda (a circa quattordici minuti dall’inizio del film) che hanno visto il giorno prima è “Alive With the Glory of Love” di Say Anything.
- La Nuova Zelanda è stata scelta come cornice della Virginia in modo che i registi fossero più vicini a Weta Digital, la compagnia di effetti speciali digitali fondata da Peter Jackson, Richard Taylor, e Jamie Selkirk nel 1993 e che ha realizzato gli effetti speciali delle trilogie Il signore degli anelli e Lo Hobbit.
- Secondo quanto riferito dallo sceneggiatore Jeff Stockwell, il Maestro Oscuro si è evoluto dall’Hornapoligist, una creatura simile al rinoceronte. Nel film l’Hornapoligist appare solo come un disegno (sullo sfondo dei titoli di coda).
- L’animale intrappolato nella serra doveva essere un opossum, ma poiché non erano autoctoni della Nuova Zelanda e alla produzione non era permesso importarli per le riprese, è stato invece usato un comune Tricosuro Volpino (Brushtail Possum), che è originario dell’Australia e introdotto in Nuova Zelanda dai primi coloni come fonte di carne e pellicce.
- Originariamente a Dakota Fanning era stato offerto il ruolo di Leslie Burke, ma ha dovuto rifiutare a causa di conflitti di programmazione.
- Il personaggio di Scott Hoager (compagno di Gary Fulcher) è stato creato appositamente per il film.
- Sebbene il principe Terrien nel libro sia un cane di razza mista, il ruolo cinematografico del principe Terrien è interpretato da un Havanese.
- Tim Allen è stato considerato per il ruolo di Jack Aarons andato poi a Robert Patrick.
- Il film costato 20 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 137.
La colonna sonora
- Le musiche originali del sono del compositore e cantautore Aaron Zigman (John Q, Flicka – Uno spirito libero, Step Up, Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie).
- Nella scena in cui Jess e suo padre stanno giocando, la canzone alla radio è “Keep Your Mind Wide Open”, brano incluso nella colonna sonora e interpretato da AnnaSophia Robb.
TRACK LISTINGS:
1. I Learned from You
2. Try
3. Keep Your Mind Wide Open
4. A Place for Us
5. Another Layer
6. Shine
7. Look Through My Eyes
8. Right Here
9. When You Love Someone
10. Seeing Terabithia
11. Into the Forest
12. The Battle
13. Jese’s Brige
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