Stasera in tv: “Un sacchetto di biglie” su Rai 1
Rai 1 stasera propone Un sacchetto di biglie, dramma del 2017 di Christian Duguay interpretato da Dorian Le Clech, Batyste Fleurial e Christian Clavier.
Cast e personaggi
Dorian Le Clech: Joseph Joffo
Batyste Fleurial: Maurice Joffo
Patrick Bruel: Roman Joffo
Elsa Zylberstein: Anna Joffo
Holger Daemgen: Alois Brunner
Christian Clavier: dottor Rosen
Bernard Campan: Amboise Mancelier
César Domboy: Henri
Kev Adams: Ferdinand
Lucas Prisor: controllore tedesco
Ilian Bergala: Albert
Doppiatori italiani
Luca Tesei: Joseph Joffo
Riccardo Suarez: Maurice Joffo
Angelo Maggi: Roman Joffo
Barbara De Bortoli: Anna Joffo
Franco Mannella: Alois Brunner
Gianni Giuliano: dottor Rosen
Luca Biagini: Amboise Mancelier
La trama
La vera storia di due giovani fratelli ebrei nella Francia occupata dai tedeschi che, con una dose sorprendente di astuzia, coraggio e ingegno riescono a sopravvivere alle barbarie naziste ed a ricongiungersi alla famiglia. Christian Duguay, il regista di Belle & Sebastien, farà vivere sul grande schermo una straordinaria storia vera sull’Olocausto tratta dal romanzo classico di Joseph Joffo, che ha venduto milioni di copie nel mondo.
Curiosità
- “Un sacchetto di biglie” è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1973 di Joseph Joffo e remake dell’omonimo film del 1975.
- Dopo il film francese omonimo diretto da Jacques Doillon nel 1975 e alcuni adattamenti per il piccolo schermo, è Christian Duguay, regista di Belle & Sebastien l’avventura continua, a far rivivere sul grande schermo Un sacchetto di biglie (Un sac de billes, Francia 2016), curando la regia, ma anche la sceneggiatura insieme a Jonathan Allouche, Alexandra Geismar e Benoît Guichard, partendo dal romanzo di Joffo.
- Le riprese si sono svolte a Nizza, Briga Marittima, Avignone, Marsiglia, Praga e Karlovy Vary.
- Le musiche originali di “Un sacchetto di biglie” sono del compositore Armand Amar (Il cacciatore di teste, Il concerto, Belle & Sebastien – Amici per sempre, Sulle ali dell’avventura).
Note di produzione
Il regista Christian Duguay parla del film: Per prima cosa ho avuto un bellissimo incontro con Nicolas Duval, Laurent Zeitoun et Yann Zenou da Quad, loro volevano incontrarmi perché gli era piaciuto moltissimo JAPPELOUP. Tutti e tre adorano il cinema e conoscono gli ingranaggi complessi di questo mestiere. Quando trovo persone che riflettono in modo globale dalla scrittura della sceneggiatura alle riprese, io sono felice. Nel momento in cui mi hanno chiesto se conoscessi Un scchetto di biglie di Josepheph Joffo, ho dovuto ammettere che non lo avevo mai letto. Infatti il libro è poco conosciuto in Quebec. Scoprendolo, sono rimasto colpito dalla tenacia, la convinzione e la forza che ci sono in questa storia piena di speranza. E un’epopea luminosa, raccontata dal punto di vista dei bambini, sul mondo che li circonda e sulla maniera in cui la realtà li raggiunge. La storia è così forte, ma soprattutto così sfortunatamente universale, che è impossibile non vederci l’attualità, la sofferenza, e sì, a volte i momenti di felicità delle popolazioni che si spostano oggi nel mondo.
Lo scrittore Joseph Joffo pala dell’adattamento: Inizialmente ho avuto un incontro favoloso con il produttore Jean-‐Charles Lévy che mi ha permesso di vedere Nicolas Duval di Quad. Lui si è entusiasmato molto in fretta per il progetto. Sono trascorsi più di quarant’anni dall’adattamento di Jacques Doillon e io volevo che si raccontasse la mia vera storia. Christian Duguay ha firmato delle immagini di grande autenticità e penso che i miei lettori lo noteranno.
Dorian Le Clech e Batyste Fleurial che interpretano i fratelli Joffo parlano dei loro personaggi:
Dorian: I due ragazzi sono molto coraggiosi e molto complici. Joseph ha lasciato il suo sacchetto di biglie dietro di lui, è come se abbandonasse la sua vita precedente per proiettarsi verso il futuro. E’ fantastico. Lui è più giovane di Maurice e per riuscire a seguirlo e incassare i colpi della vita, ha avuto un coraggio incredibile. Durante il viaggio, si tempra e cambia.
Batyste: Maurice è più consapevole della situazione e dei rischi legati alla guerra. Tenta di proteggerlo e fa di tutto affinché lui sia al sicuro. E’ un po’ il capo. Cresce anche, ma sin dalla partenza sapeva che si sarebbero confrontati con delle grandi difficoltà : la separazione dalla famiglia, il rischio di essere arrestati, lo spaesamento per la fuga e per le tante ore di cammino, la fame, l’assenza di sonno, le trappole da evitare, le violenze della guerra…Joseph è più giovane e quindi più proccupato, più incosciente.
Gli sceneggiatori Benoît Guichard & Laurent Zeitoun parlano del progetto:
EZ: Ho saputo che il film era in preparzione da un’amica che mi aveva detto « è un ruolo adatto a te», e il caso ha voluto che il mio agente mi chiedesse di incontrare Christian Duguay. Non appena ci siamo conosciuti, ho avuto subito la sensazione che ci saremmo capiti. Mi sono piaciuti la sua energia e il suo modo di guardarmi. Quando mi ha detto: « sei troppo giovane, sarà necessario invecchiarti perché risulta che hai 4 figli», gli ho risposto «ok non ci sono problemi». Avevo visto JAPPELOUP che mi era sembrato notevole nella sua drammaturgia. Christian aveva mescolato in modo preciso tutto quello che c’è di buono nel cinema Americano – lo sviluppo dei personaggi principali e secondari, l’espressione delle emozioni, l’uso dei flashback – e la dimesione intima del cinema Europeo. Sapevo che sarebbe riuscito a raccontare la storia di famiglia di Joseph Joffo in modo romanzesco e con personaggi molto forti.
PB: E’ stato Eric Tolédano che mi ha parlato del copione. Abbastanza presto, Laurent Zeitoun e Nicolas Duval, di Quad, mi hanno fatto sapere, con un entusiasmo particolarmente forte, che volevano che partecipassi all’avventura. Ho esitato un po’, UN SECRET risuonava in me ancora molto forte? Non l’avevo già fatto? E così via… poi ho parlato con Christian Duguy ed è stato un incontro decisivo. Al di là di parlare del suo lavoro di ottimo regista che già conoscevo, mi sono confrontata con lui su quello che mi sembrava essere fondamentale per la riuscita del film: il casting dei ragazzi. Perché ci sono tanti film sulla II Guerra Mondiale ma pochissimi passano attreverso il punto di vista dei bambini e la sfida era quella. Mi ha mostrato i provini di Dorian per la parte del piccolo Jo nelle scene degli schiaffi. Sono rimasta più che colpita…sbalordita! Mi era capitato raramente di vedere un attore di quello spessore. Sì, un bambino capace di recitare e sopratutto di ripetere più volte la stessa scena ogni volta in modo autentico. Ho sentito che sarebbe successo qualcosa con questo regista e questo film, ed è accaduto durante tutta la lunga avventura.
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