Un simpatico via vai: Pieraccioni ad Arezzo per i sopralluoghi
Leonardo Pieraccioni ad Arezzo sceglie le location per Un simpatico via vai. Il primo ciak il 3 giugno.
“Iniziero’ a girare il 3 giugno, il giorno dopo la Festa della Repubblica, l’ho fatto apposta, perché cosi’ viene anche Napolitano, ha deciso che farà la comparsa”. Questo quanto dichiarato all’Ansa dal regista Leonardo Pieraccioni: il toscanaccio non ha certo perso la sua verve e con Un simpatico via vai si appresta a girare il suo 9° film dopo il successo del 2011, Finalmente la felicità.
L’immancabile amico Ceccherini sarà uno dei protagonisti e Pieraccioni, durante il suo tour aretino ha anche individuato un bel cespuglio dal quale vorrebbe far spuntare l’attore per una delle sue gag. Sorridente, disponibile con i numerosi fan che lo hanno circondato per chiedere foto e autografi, il regista ha trovato, nella sua Toscana (nonostante sia fiorentino e il campanilismo, si sa, da quelle parti è ben radicato) un’accoglienza festosa che ha leggermente rallentato il suo programma.
Borsa Merci, via Madonna del Prato, piazza San Francesco il Teatro Bicchieraia, Piazza Grande e le Logge del Vasari, ma non solo. Oltre agli scorci più suggestivi Pieraccioni ha già adocchiato anche qualche bar e un paio di ristoranti dove girare alcune scene. Durante l’itinerario c’è stato anche spazio per un casting improvvisato e il regista è rimasto colpito da un chihuahua di nome Neve, subito scritturato: “Il cane ce l’ho ora mi manca la protagonista femminile”
Inoltre il casting per le comparse sta continuando e sulla pagina Facebook di Pieraccioni è comparso questo messaggio:
“Grande entusiasmo ad Arezzo per partecipare al film come figurazioni. E’ sicuramente un modo per vedere cosa succede dietro le quinte e può essere anche divertente se non è una scena sotto il sole o dove si deve stare in piedi tutto il dì! C’è anche questa iniziativa per chi ci vuole provare.”
Il film dovrebbe essere una continuazione ideale de I laureati, primo grande successo del regista, anche se ora il protagonista non sarebbe più un trentenne fuori corso e “bischero”, ma un quarantacinquenne leggermente immalinconito alle prese con i ricordi dei “bei tempi” dell’università. Ma ripercorrendo gli antecedenti siamo sicuri che non mancheranno gag a ripetizioni e l’immancabile “bonazza” che farà girare la testa all’antieroe del nostro cinema contemporaneo.