Una canzone per Te – Recensione in anteprima
Una canzone per te (id. – commedia, Italia 2010) Regia di Herbert Simone Paragnani, con Emanuele Bosi, Michela Quattrociocche, Agnese Claisse, Sergio Albelli, Alessandra Roca, Andrea Montovoli, Carolina Di Domenico, Carolina Benvenga, Guglielmo Scilla, Gabriele Galli, Martina Pinto, Valentina Correani, Marco Battelli, Marco Cassini, Claudio Falconi.Davide è il classico ragazzo di successo, sfrontato e sicuro
Una canzone per te (id. – commedia, Italia 2010) Regia di Herbert Simone Paragnani, con Emanuele Bosi, Michela Quattrociocche, Agnese Claisse, Sergio Albelli, Alessandra Roca, Andrea Montovoli, Carolina Di Domenico, Carolina Benvenga, Guglielmo Scilla, Gabriele Galli, Martina Pinto, Valentina Correani, Marco Battelli, Marco Cassini, Claudio Falconi.
Davide è il classico ragazzo di successo, sfrontato e sicuro di sé, che c’è in ogni liceo. È fidanzato con la bella Silvia, è il frontman dei Nais Nois – la band piu’ cool della scuola – ed ha un solo grande sogno: sfondare con la sua musica. Ma arriva il giorno in cui il destino decide di punire la sua sfrontatezza: Davide, in un’unica devastante giornata, perde tutto: amici, band e fidanzata. Ma il destino ogni tanto ti concede una seconda chance: quando Davide capisce che può rivivere quella maledetta giornata e rimettere tutto a posto, comincia proprio dalla canzone che doveva scrivere per Silvia. L’unico modo per riuscirci però è quello di farsi aiutare da Lisa (Agnese Claisse), la ragazza “alternativa” della scuola, una compagna di classe che fino a quel momento ha sempre deriso e snobbato. Grazie a lei, Davide riuscirà a trovare le parole per la sua canzone e a rimediare in modo rocambolesco a tutti gli errori commessi. Almeno apparentemente. Sì, perché proprio ora che ogni cosa sembra tornata al suo posto è Davide a non sentirsi più lo stesso di prima. E un dubbio lo assilla: è ancora Silvia la donna che ama veramente?
Opera prima del regista esordiente Herbert Simone Paragnani, Una Canzone per Te è una commedia adolescenziale dichiaratamente ispirata ai “college movie” statunitensi degli anni ’80, soprattutto quelli di John Huges (a cui il film è idealmente dedicato, essendo il regista e sceneggiatore americano morto proprio durante le riprese), con atmosfere rubate agli shojo-manga di cui lo sceneggiatore e regista si professa fan. Prevedibile, poco originale e sdolcinato come un fotoromanzo di Cioè. Eppure, nonostante tutte le pecche, un film gradevole e fresco, che senz’altro piacerà ai teenagers e che (speriamo) sarà un buon trampolino di lancio per i protagonisti Emanuele Bosi ed Agnese Claisse.
Dopo i primi insopportabili minuti di proiezione, durante i quali già pensavo alle parole con le quali avrei potuto brutalmente stroncare il film, Una Canzone per te si risolleva, trova un suo ritmo (non solo musicale) e prosegue piacevolmente per 102 minuti. A conti fatti è una commedia carina, con più ironia e più cervello dei titoli ‘mocciani’; forse più adatta ad una messa in onda televisiva il sabato pomeriggio, ma che personalmente ho trovato una visione preferibile a Sex and the City 2. Pur con qualche riserva…promosso!
La più grave pecca del film, come detto, è l’apertura. Nella sequenza ambientata nella palestra della scuola (si direbbe essere lo stesso istituto dove è stata girata la fiction televisiva Provaci ancora prof, con la Pivetti), dove sta per avere luogo un concerto. Nel giro di 5 minuti vengono inanellati, uno dopo l’altro, tutti i più odiosi clichè studenteschi. La seria e studiosa bella (in rosa?) della scuola e le sua inseparabile migliore amica un po’ acida, il nerd occhialuto (la web-star Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, MOLTO più divertente su YouTube che sul grande schermo), il “Danny Zuko” de noantri e i suoi amici bulletti, la ragazza ‘facile’, il metallaro capellone tatuato, la professoressa stronza…manca nessuno? Ah, sì, il “Teen Angel” che aiuterà il protagonista (fino a questo momento egoista, sbruffone ed odioso) a riavvolgere il tempo e ricominciare da capo la disastrosa giornata appena terminata, nel tentativo di riparare gli errori commessi.
Da qui in poi la commedia diventa – se non originale – almeno colorata, simpatica, fresca, piacevole, persino tenera. Una volta uscita di scena l’insostenibile Michela Quattrociocche-e-due-espressioni: col sorrisone a 42 denti o col broncio, ci si accorge che i giovani Emanuele Bosi (farà strage di cuori 14enni) e Agnese Claisse (personalmente la candiderei come Lisbeth Salander italiana) oltre ad avere dei visi interessanti sono anche degli attori discreti, con un ampio margine di miglioramento per il futuro. Speriamo continuino a studiare e a crescere professionalmente.
Il finale è scontato e telefonatissimo, ma in questo tipo di commedia non avrebbe potuto essere altrimenti, ed è giusto così. MTV Italia sponsorizza il tutto e dovrebbe essere soddisfatta del risultato finale (con tanto di spottone pubblicitario per il gruppo dei Lost) nonostante il pessimo montaggio della colonna sonora. Signori, suvvia, se ci fate vedere un gruppo che suona dal vivo su un palco, non appiccicate le immagini su un brano palesemente registrato in studio. L’effetto playback è brutto in televisione, ma al cinema è proprio inguardabile!
Nei cinema da domani, 28 maggio. Qui due trailer.
Voto Simona: 6 –
Voto Federico: 3