Home Claudio Bisio Una terapia di gruppo: 10 commedie con psicologi, psicoterapia e terapia di coppia

Una terapia di gruppo: 10 commedie con psicologi, psicoterapia e terapia di coppia

Con il film “Una terapia di gruppo” di Paolo Costella nei cinema, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

24 Novembre 2024 12:10

Una terapia di gruppo, la nuova commedia di Paolo Costella (Vicini di casa) ha debuttato nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia. Il film riunisce un nutrito cast di attori guidati da sei personaggi, interpretati da Claudio Bisio, Margherita Buy, Claudio Santamaria, Valentina Lodovini, Leo Gassmann e Ludovica Francesconi, che condividono una nevrosi ossessiva che li spinge a comportamenti bizzarri e compulsivi che vanno oltre la loro volontà.

Trailer e tutto quello che c'è da sapere su "Io e te dobbiamo parlare", la nuova commedia con Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni - Al cinema dal 19 dicembre 2024 con 01 Distribution
Leggi anche:
Io e te dobbiamo parlare: trailer e trama della nuova commedia con Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni

Raccontare in commedia le ossessioni del nostro tempo attraverso la storia di persone affette da DOC, i disturbi ossessivo compulsivi, mi è sembrata subito un’occasione preziosa. Perché il tema contiene e richiede una grande attenzione nel trattare problematiche comportamentali e sociali in cui tutti ci possiamo immedesimare (e non sembra ma ci riguardano davvero tutti, in un modo o nell’altro, se non nelle manifestazioni esteriori quantomeno nelle ragioni che questi disturbi scatenano) e al tempo stesso perché offre situazioni che si prestano a essere osservate con lo sguardo della commedia senza dover forzare mai la mano. E se è vero, ed è vero, che la commedia, come ci hanno insegnato i maestri del nostro cinema, nasce sempre dal dramma, oggi ancora di più che in passato avvertiamo tutti, credo, da chi le storia le racconta a chi le guarda, l’esigenza di dare sostanza a una commedia con un approfondimento psicologico e una messa in scena con un suo peso specifico – Paolo Costella

Quale migliore occasione dell’uscita nelle sale del film di Paolo Costella per stilare una nostra lista di commedie inerenti a terapie di gruppo, elemento che abbiamo voluto ampliare aggiungendo psicoanalisti con clienti particolarmente complicati e l’immancabile terapia di coppia.

“Una terapia di gruppo” di Paolo Costella (2024)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Sei pazienti affetti da Disturbo Ossessivo Compulsivo ricevono per errore appuntamento alla stessa ora nello studio di un luminare della psicoterapia. C’è Federico, affetto dalla sindrome di Tourette, che non controlla il suo sfacciato turpiloquio… e fosse solo quello! C’è Annamaria, maniaca del controllo, che verifica sempre tutto… ha chiuso il gas? La luce? E dove ha messo le chiavi della macchina? C’è Emilio, il più espansivo e socievole, che è ossessionato dal calcolo aritmetico… e conta tutto quello che gli capita sotto tiro. C’è Bianca, fissata con la pulizia, che sfugge qualsiasi contatto umano… missione impossibile con quella compagnia. C’è Otto, terrorizzato dall’idea di rimanere escluso da qualsiasi occasione di lavoro… che non si stacca mai dal suo cellulare. C’è Lilli, maniaca della simmetria, che ripete sempre tutto due volte… che ripete sempre tutto due volte. E insieme a loro c’è Sonia, la segretaria, logorroica e nevrotica a sua volta, che prova in tutti i modi a tenerli buoni. Nell’attesa che il professore si presenti decidono di improvvisare una terapia di gruppo autogestita: costretti a fare squadra, i sei dovranno riuscire non solo ad andare d’accordo ma anche ad affrontare i propri traumi di fronte agli altri.

“Ma che colpa abbiamo noi” di Carlo Verdone (2003)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Esilarante e caotico tentativo di terapia di gruppo autogestita di un gruppetto di pazienti sull’orlo di una crisi di nervi.

Durante una seduta di terapia di gruppo otto pazienti scoprono che la loro analista ottantenne e’ morta. Dopo aver tentato invano di trovare un degno sostituto, decidono di tentare la strada della terapia autogestita. Otto persone con problemi diversi cercheranno insieme di cambiare la propria vita.

  • I pazienti: Gegè (Carlo Verdone) un uomo debole, privo di carattere completamente succube di un “padre padrone” / Flavia (Margherita Buy) affetta dalla sindrome da acquisto compulsivo e ossessionata dalle scarpe / Chiara (Anita Caprioli) giovane studentessa affetta da anoressia nervosa e bulimia / Ernesto (Antonio Catania) affetto da insonnia ansiosa, riesce a dormire solo in treno / Gabriella (Lucia Sardo) ossessionata dalla paura di invecchiare / Marco (Stefano Pesce) incapace di costruire rapporti interpersonali / Luca (Massimiliano Amato) critico d’arte omosessuale che instaura relazioni esclusivamente con uomini sposati / Alfredo (Luciano Gubinelli) è un uomo obeso affetto da depressione.
  • Alla realizzazione della sceneggiatura ha collaborato un vero psicoanalista. Alcuni dei personaggi del film corrispondono a reali casi clinici, così come alcuni spunti sono ripresi da fatti o eventi reali.

“Terapia e pallottole” di Harold Ramis (1999)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Cosa accade quando un paziente troppo scomodo, ma carismatico propone ad un mite psicanalista una proposta che non può rifiutare?

Potente capomafia di New York, Paul Vitti (Robert De Niro)  in una malaugurata giornata scopre di avere alcuni punti deboli. Crisi di panico improvvise lo rendono pauroso e debole, cosa inconciliabile con il suo ruolo di duro e spietato uomo d’onore. La sua posizione gli impone di prendere provvedimenti in modo discreto e nascosto agli occhi altrui. Jelly (Joe vitterelli), Fedele guardia del corpo, tira fuori il biglietto da visita di Ben Sobel (Billy Crystal) , lo psicanalista che il giorno prima lo ha tamponato. Sobel viene condotto a forza da Vitti, che gli espone il problema e allo stesso tempo lo minaccia di non farsi scappare notizie su quell’incontro…

  • Il personaggio di Paul Vitti è stato liberamente ispirato dal gangster della vita reale John Gotti.
  • Il regista Harold Ramis considera questo film un incrocio tra Il padrino (1972) e Tutte le manie di Bob (1991).

“Tutte le manie di Bob” di Frank Oz (1991)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Cosa accade quando un egocentrico psicanalista che vuol tenere ben separate professione e vita privata diventa l’ennesima ossessione di un paziente fobico a dir poco invadente?

Bob (Bill Murray), un paziente in terapia tormentato ma amabile che ha paura di tutto, chiama un noto psichiatra (Richard Dreyfuss) che lo aiuta a superare le sue paure. Quando il dottore si prende una tranquilla vacanza in famiglia nel New Hampshire, Bob, terrorizzato di rimanere solo, continua a spuntare all’improvviso nel ritiro della famiglia. È lì che inizia il divertimento.

  • Robin Williams era la prima scelta per il ruolo di Bob Wiley, in quanto era stato candidato all’Oscar per la sua interpretazione in L’attimo fuggente (1989) dello sceneggiatore Tom Schulman, distribuito anch’esso dalla Touchstone Pictures. Tuttavia, quando le riprese dovevano iniziare, Williams aveva appena terminato di girare La leggenda del re pescatore (1991) e fu costretto a rifiutare il ruolo.
  • Bill Murray parlando del film in un’intervista con “Entertainment Weekly”: “È divertente, tutti conoscono qualcuno come quel Bob. [Richard Dreyfuss e io] non andavamo particolarmente d’accordo sul film, ma ha funzionato per il film. Voglio dire, l’ho fatto impazzire e lui mi ha incoraggiato a farlo impazzire”.
  • Richard Dreyfuss parlando del film con “The A.V. Club”: “Un film divertente, ma anche un’esperienza terribilmente spiacevole. Non andavamo d’accordo, io e Bill Murray. Ma devo ammetterlo: non mi piace, ma mi fa ridere ancora adesso. Sono anche geloso del fatto che sia un golfista migliore di me. È un film divertente. Nessuno ti si avvicina mai e ti dice, ‘Mi identifico con il paziente’. Dicono sempre, ‘Ho pazienti così. Mi identifico con il tuo personaggio’. Nessuno dice mai di essere disposto a identificarsi con l’altro personaggio”.

“L’isola delle coppie” di Peter Billingsley (2009)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Immaginate un paradiso tropicale, un resort da sogno e spiagge incontaminate: bene ora prendete tutto questo e trasformatelo in un forzoso training per coppie in difficoltà popolato di strambi guru, folli prove di fiducia e il condividere con estranei quotidianamente la propria inadeguatezza come marito e compagno di vita.

  • Le coppie: Jason & Cynthia (Jason Bateman e Kristen Bell) / Dave & Ronnie (Vince Vaughn e Malin Åkerman) / Joey & Lucy (Jon Favreau &
    Kristin Davis) / Shane & Trudy (Faizon Love & Kali Hawk).
  • Il vero resort St. Regis di Bora Bora, dove è stato girato il film, ha un canale televisivo che trasmette “L’isola delle coppie” più e più volte.
  • Irina Krupnik, la modella nella foto che Joey (Jon Favreau) stava guardando per darsi piacere, ha fatto causa alla NBC Universal per 10 milioni di dollari nel marzo 2010 per aver pubblicato la sua immagine in un contesto volgare. Un giudice si è pronunciato contro di lei nel luglio dello stesso anno.

“Non buttiamoci giù” di Pascal Chaumeil (2014)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Una terapia di gruppo autogestita e sui generis per ironizzare sui guai della vita e sulle inattese seconde possibilità – Da un romanzo dello scrittore londinese Nick Hornby.

La storia di quattro sconosciuti che, durante la notte di Capodanno, si incontrano in cima al grattacielo più alto di Londra con il medesimo intento, ovvero quello di suicidarsi. Questa coincidenza è talmente bizzarra e grottesca da farli temporaneamente desistere dal loro gesto estremo e stringere un patto: nessuno dei quattro si suiciderà per almeno 6 settimane, ma la notte di San Valentino si ritroveranno in cima allo stesso grattacielo per fare il punto della situazione sulle loro vite.

  • Il cast: Pierce Brosnan (Martin) / Toni Collette (Maureen) / Aaron Paul: (J.J.) / Imogen Poots (Jess) / Rosamund Pike (Linda) / Sam Neill (Chris)/ Tuppence Middleton (Kathy Miller)
  • Altri film basati su romanzi di Nick Hornby: Febbre a 90° (Fever Pitch, 1997) / Alta fedeltà (2000) / About a Boy – Un ragazzo (2002) / Slam – Tutto per una ragazza (2016) e Juliet, Naked – Tutta un’altra musica (2018).
  • Dopo “About a Boy – Un ragazzo”, questo è il secondo film, basato su un romanzo di Nick Hornby, con Toni Collette nel ruolo di qualcuno che tenta il suicidio.

“4 pazzi in libertà di Howard Zieff” (1989)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Quattro “picchiatelli” in libera uscita si ritrovano incastrarti per omicidio e costretti a provare la loro innocenza – Un cast strepitoso guidato da Michael Keaton e Christopher Lloyd, e qualche inevitabile ammiccamento al cult “Qualcuno volò sul nido del cuculo” per una comedy poliziesca tipicamente anni ottanta.

Il dottor Weitzman (Dennis Boutsikaris), giovane psichiatra in un ospedale, decide di condurre con sé in uno stadio di New York 4 pazienti psichiatrici che ha in cura, per far loro vedere la partita: Billy Caufield (Michael Keaton), un giovane scrittore, ricoverato per i suoi attacchi di collera violenta; Henry Sikorski (Christopher Lloyd), che si crede uno psichiatra; Jack McDermott (Peter Boyle), persuaso d’essere Gesù Cristo; Albert Iannuzzi (Stephen Furst), timido e pauroso, che parla pochissimo e solo col linguaggio dei cronisti sportivi. Vincendo tutte le opposizioni dei colleghi, Weitzman parte dunque verso lo stadio di New York, guidando un furgoncino, in cui si trovano i suoi 4 pazienti. Appena giunti in città, però, questi restano soli e abbandonati a se stessi, perchè il medico scompare…

  • Almeno due del cast e della troupe di questo film hanno lavorato a Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), a cui questo film è stato spesso accostato. Si tratta di Christopher Lloyd e del designer dei titoli Wayne Fitzgerald.
  • Un altro collegamento importante con “Qualcuno volò sul nido del cuculo” è quando un medico consiglia di annullare la gita del gruppo e di “guardare la partita di baseball in TV nella sala ricreativa”. In Il nido del cuculo, Jack Nicholson fa votare i pazienti per guardare una partita di baseball in TV nella sala ricreativa.

“Tutta colpa di Freud” di Paolo Genovese (2014)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Tutta-colpa-di-Freud-recensione-del-film-di-Paolo-Genovese-5
Leggi anche:
Tutta colpa di Freud - recensione del film di Paolo Genovese

In Tutta colpa di Freud si esplorano un moderno rapporto “padre-figlie” con una godibile digressione romantica e un cast in perfetta sintonia che vede Marco Giallini ideale fulcro emotivo intorno al quale ruotano storie d’amore, di tradimento e ordinaria affettività.

La storia di un analista (Marco Giallini) alle prese con tre casi disperati: una libraia che si innamora di un ladro di libri, una gay che decide di diventare etero, e una diciottenne che perde la testa per un cinquantenne. Ma il vero caso disperato sarà quello del povero analista, se calcolate che le tre pazienti sono le sue tre adorate figlie.

  • Del film è disponibile anche il libro omonimo edito da Mondadori e scritto dal regista Paolo Genovese.
  • La colonna sonora include il brano “Tutta colpa di Freud (Il giardino di Psiche)” scritto e interpretato da Daniele Silvestri appositamente per il film e vincitore di un Ciak d’Oro per la migliore canzone originale.
  • Dal film è stata tratta una serie tv omonima distribuita su Prime Video, diretta da Rolando Ravello e con protagonista Claudio Bisio.

“Terapia di coppia per amanti” di Alessio Maria Federici (2017)

Con il film "Una terapia di gruppo" di Paolo Costella nei cinema con Warner Bros. Pictures Italia, Cineblog vi propone 10 commedie italiane e americane su psicoterapeuti e psicanalisi.

Ho provato a fare un film veloce e moderno sui rapporti di coppia, una storia che parli di un grande amore in modo libero. Libero dai preconcetti che finora hanno accompagnato la visione delle relazioni tra uomini e donne e dei tradimenti. Libero di raccontare senza vergogna e senza inibizioni il punto di vista di un uomo e di una donna che si amano e che sono costretti ad affrontare la vita e le paure di tutti i giorni per dare una possibilità alla loro passione. Una passione che accompagnandoli nel tempo si trasforma in quell’amore che non provano più, o non hanno mai provato, per il loro partner ufficiale. Senza più sensi di colpa ma consci comunque del dolore che si è provato, fatto provare, vissuto, subito, in parte superato ma dimenticato. E tutte queste emozioni, come capita spesso nella vita, arrivano tutte insieme all’improvviso. Oppure, come per Modesto, così ci sembra, mentre in realtà si è solo rimandato per troppo tempo – Alessio Maria Federici

Viviana (Ambra Angiolini) e Modesto (Pietro Sermonti) sono sposati…ma non tra di loro. Incoscienti e innamorati, si ritrovano uniti da una passione incontrollabile. La loro relazione fatta di attrazione, schermaglie, risate e incontri clandestini nella camera di un B&B, approda dall’analista che, seppur spiazzato nel trovarsi di fronte una coppia clandestina, accetterà l’incarico. Un’immersione nei sentimenti che nascono dal timore, che quasi tutti abbiamo provato almeno una volta, di affidarci all’amore e all’impulso di cambiare vita.

  • Alessio Maria Federici ha diretto anche Lezioni di cioccolato 2, Fratelli unici e Tutte lo vogliono).
  • Il film è tratto dal libro “Terapia di Coppia per Amanti” di Diego De Silva (274 pp, Einaudi, collana Coralli, 2015) adattato per lo schermo da Diego De Silva in collaborazione con Alessio Maria Federici.
  • Il film segna la seconda collaborazione tra il regista Alessio Maria Federici e Ambra Angiolini dopo la commedia Stai lontana da me (2015).

“Confusi e felici” di Massimiliano Bruno (2014)

Come reagirebbe un uomo che sta per diventare cieco ai suoi ultimi mesi di vista? Di sicuro è un argomento che non tratta tematiche sociali ma che cerca di andare a scovare nell’intimo quella componente umana che rende i personaggi, seppur divertenti, molto veri. Io una piccola risposta me la sono data: quell’uomo in difficoltà cercherebbe di vivere appieno la vita, proverebbe a divertirsi, a giocare, a fare amicizia e innamorarsi. Questo è quello che capita allo psicanalista Marcello Bernazzani (Claudio Bisio) che, superata una prima fase di demoralizzazione per la notizia della cecità imminente, decide di farsi trascinare in un girotondo di situazioni limite. A trascinarlo saranno i suoi pazienti e la sua segretaria, ognuno con un mondo diverso da mostrare, ognuno con una personale “bellezza” da esibire. Ma a mostrare la strada giusta sarà uno psicoterapeuta (Giole Dix) che saprà far vedere la vita a Marcello da un punto di vista differente, curandolo con poche semplici idee. Grandi incontri, amicizie vere e un amore profondo che riusciranno a cambiare la “vista” di Marcello – Massimiliano Bruno

Anche gli psicanalisti possono cadere in depressione! Lo sa bene Marcello (Claudio Bisio), psicanalista cialtrone e cinico, che un giorno decide di chiudersi in casa e mollare tutto. Questo gesto “estremo” non viene accolto bene da Silvia (Anna Foglietta), segretaria di Marcello, che decide di radunare i suoi pazienti per cercare, tutti insieme, di farlo uscire dalla crisi. Un’idea bellissima se non fosse che, ad aiutare Silvia, ci saranno uno spacciatore affetto da attacchi di panico, Nazareno (Marco Giallini), un quarantenne mammome cronico, Pasquale (Massimiliano Bruno), una ninfomane decisamente invadente, Vitaliana (Paola Minaccioni), una coppia in crisi sessuale, Enrico e Betta (Pietro Sermonti e Caterina Guzzanti) e Michelangelo, telecronista in crisi per il tradimento della moglie. Strampalati ma affettuosi e divertenti, i pazienti di Marcello cercheranno in ogni modo di tirargli su il morale riuscendo a farlo aprire alla vita per diventare una persona migliore.

  • Questo è il terzo film da regista dell’attore e sceneggiatore Massimiliano Bruno dopo l’esordio campione d’incassi Nessuno mi può giudicare (2011) a cui sono seguiti Viva l’Italia (2012) e Gli ultimi saranno gli ultimi (2015).
  • In una scena i protagonisti vanno a ballare la pizzica alla “Notte della Taranta”, nome preso dal festival che si svolge in Salento ogni anno. Nella scena appaiono i gruppi musicali Transumanze Popolari e Compagnia Sciarabballo.
  • Nella scena della serenata di Marcello a Silvia compaiono i tre cantautori romani Max Gazzè, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri.
  • Il titolo di lavorazione del film era “Tutti per uno”, come si può notare nei ciak (contenuti extra del DVD)
Claudio BisioCommediaMargherita Buy