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Venezia 2010: Vallanzasca – Gli angeli del male – La recensione in anteprima del film di Michele Placido

Vallanzasca – Gli angeli del male (Italia 2010, Drammatico) di Michele Placido con Paz Vega, Kim Rossi Stuart, Filippo Timi, Moritz Bleibtreu, Valeria Solarino, Francesco Scianna.Milano, anni 70. Renato Vallanzasca s’infila nell’ambiente della malavita con un gruppo di amici d’infanzia, con i quali ha coltivato la “passione” per le rapine sin da giovanissimo. Conosciuta Consuelo,

pubblicato 7 Settembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 20:48


Vallanzasca – Gli angeli del male (Italia 2010, Drammatico) di Michele Placido con Paz Vega, Kim Rossi Stuart, Filippo Timi, Moritz Bleibtreu, Valeria Solarino, Francesco Scianna.

Milano, anni 70. Renato Vallanzasca s’infila nell’ambiente della malavita con un gruppo di amici d’infanzia, con i quali ha coltivato la “passione” per le rapine sin da giovanissimo. Conosciuta Consuelo, colei che diventerà la compagna e la madre di suo figlio, Renato inizia a fare la bellavita e contrasta la banda di Francis “Faccia d’angelo” Turatello. Finché alle rapine non si aggiungono anche gli omicidi…

C’è un grande spaccato d’Italia nel film di Michele Placido, che tuttavia non entra prepotentemente in scena ma resta come sottofondo necessario e costante. Perché dopotutto il nuovo film di Michele Placido non è un film su un periodo della storia d’Italia, ma la biografia romanzata di un uomo. E forse sotto sotto non è neanche questo, ma è un “semplice” film di genere.

Fa bene Italo Moscati quando dice che Renato Vallanzasca è un mitomane. Forse è l’emblema del nostro paese, per quanto riesce lungo tutto il film ad essere vanesio e megalomane. E’ un aspetto interessante e da non trascurare quando ci si approccia al film: Vallanzasca è un prodotto del suo paese, e in fondo il fatto che sia quello che è gli dà solo una “particolarità” in più…

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Ma a Placido interessa poco giudicare il personaggio del bel Renè o chiunque altro sia coinvolto nelle vicende, nonostante tutte le polemiche che ci sono state a riguardo. Il regista non assolve né condanna, fortunatamente, anche se l’ultima parte del film dedicata ai processi, ai cambiamenti di carcere e quant’altro sparano sulla croce rossa, quindi sulla nostra burocrazia e sulla nostra legge.

Se c’è un modo quindi per approcciarsi a Vallanzasca – Gli angeli del male è forse quello più diretto ed immediato: guardare il film come un bel prodotto di genere. E’ un po’ il discorso che si è fatto ieri per La Passione di Carlo Mazzacurati, in cui il contenuto poteva essere anche discutibile, ma la forma era quella giusta di una commedia azzeccata e simpatica, pur senza far urlare a nessun miracolo.

Con il nuovo film di Placido siamo ben lontani da un qualsiasi film italiano di genere recente e lontanissimi dalla fiction: Vallanzasca è cinema, e pure ben fatto, così come lo era Romanzo Criminale. Tutto gira che è un piacere, dalla recitazione degli attori, capitanati da un ottimo Kim Rossi Stuart e passando per un folle Filippo Timi, alla fotografia (“alla polar”, se mi si concede l’azzardato accostamento), al montaggio veloce e curato fino all’uso della musica. E poi divertimento e sangue non mancano, e ben vengano.

Insomma: è quasi strano dirlo, ma Vallanzasca è un prodotto sicuramente esportabile all’estero e con la quale si può ricominciare ad immaginare un percorso per fare un cinema diverso in Italia. Proprio quello per cui eravamo osannati qualche decade fa anche internazionalmente. Per ricominciare a farlo bisogna iniziare da qui. Certo però che mettere l’altr’anno in concorso Il Grande Sogno e poi lasciare fuori dalla competizione Vallanzasca…

Voto Gabriele: 7
Voto Simona: 8
Voto Federico: 7
Voto Carla: 7,5

Il film sarà nelle sale il 17 dicembre 2010.

Festival di Venezia