Venezia 2011 – locandina e foto di L’Ultimo Terrestre di Gian Alfonso ‘Gipi’ Pacinotti (in Concorso)
Vi mostriamo la locandina e qualche immagine del film in concorso alla 68a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Arriverà nelle sale italiane il 9 settembre, dopo la presentazione in Concorso al Festival di Venezia fra tre settimane. L’ultimo terrestre, scritto (ispirandosi al romanzo a fumetti Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti) e diretto da Gian Alfonso Pacinotti – fumettista di fama internazionale meglio noto come Gipi – al proprio esordio alla regia. Prodotto e distribuito dalla Fandango di Domenico Procacci, il film ci regala oggi la locandina ed alcune foto ufficiali. Se non lo avete ancora visto, qui trovate il trailer.
Seguiteci dopo il continua, troverete la sinossi ufficiale ed una clip video che durante il week-end ha creato qualche scompiglio in rete. Si tratta di un servizio del TG3 in cui la giornalista Maria Cuffaro annuncia l’imminente arrivo degli alieni in Italia. Ovviamente il filmato non è mai stato trasmesso sulla terza rete nazionale, ma è tratto dal film di Pacinotti ed è stato diffuso nelll’ambito della campagna di viral-marketing che la Fandango ha iniziato un mese fa sul sito www.esseridiluce.it. Il video di un alieno che si aggirava per i boschi della Toscana ha avuto circa 10.000 visualizzazioni e l’analisi del video che ne è scaturita successivamente ha registrato più di 15.000 click. Gli esperti ufologi che hanno curato il sito sono in realtà i personaggi del film, Walter Rasini e Joseph Palla. Il sito ufficiale del film è on line da ieri: www.ultimoterrestre.it.
Venezia 2011 – locandina e foto di L’Ultimo Terrestre di Gian Alfonso ‘Gipi’ Pacinotti
Gli extraterrestri arrivano in un paese stanco e disilluso, in crisi economica conclamata e gravissima. Le reazioni delle persone alla venuta degli extraterrestri vanno dalla reazione razzista (Adesso ci ruberanno il lavoro, come hanno fatto i cinesi prima di loro!) ad interpretazioni mistico religiose strampalate. Questa è l’ambientazione che ospita la nostra storia. Ma noi non raccontiamo la storia di un popolo, seguiamo invece la vita di Luca Bertacci, un uomo con enormi problemi di relazione, un uomo che , abbandonato dalla madre quando era piccolo, è cresciuto nell’odio per le femmine. Nella diffidenza e, soprattutto, nell’incapacità di provare sentimenti. Questa chiusura emotiva ne ha fatto un emarginato senza passioni e senza sogni, Luca spende la sua vita tra il lavoro (barista in una sala bingo), rari pranzi con il padre (che ogni volta rinnova il dolore per l’abbandono della madre, quella femmina maledetta..) e un attrazione segreta e inconfessabile per una vicina di casa. Un sentimento che Luca non può e non vuole permettersi, e che cerca di reprimere in ogni modo. Ma l’arrivo degli extraterrestri cambierà tutto. Nella storia questa venuta assumerà sempre di più le caratteristiche di una vera e propria “rivelazione” per il nostro protagonista. Questi alieni, che nella forma e l’atteggiamento sono tanto simili ai “grigi” di incontri ravvicinati, ma che si distinguono soprattutto per la loro capacità di sapere “che cosa è Bene e cosa è Male”, agiscono ai margini della vicenda modificando la vita di Luca, innescando eventi che lo porteranno a scoprire una verità inaspettata e sconvolgente sulla madre e il suo “abbandono”, fino a dargli una nuova possibilità di vita e una speranza di felicità. Difficile al termine della storia non pensare che questi extraterrestri con il loro arrivo tanto simile ad un “giudizio universale” siano alla fine venuti sulla terra solo per lui. Come un regalo.