Venezia 2013, Coppa Volpi a Elena Cotta: conosciamola meglio
Conosciamo meglio Elena Cotta, l’attrice che grazie alla sua interpretazione nel film Via Castellana Bandiera ha riportato la Coppa Volpi in Italia.
Classe 1931, Elena Cotta Ramusino riporta in Italia la Coppa Volpi, assegnatale dalla Giuria della 70. Mostra d’Arte Cinematografica Internazionale di Venezia per Via Castellana Bandiera, film di Emma Dante. Nata a Milano il 19 Agosto, giovanissima frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, dove vince una borsa di studio.
Dopo una passeggera infatuazione per la televisione, Elena asseconda la vocazione, da sempre coltivata, per il teatro. Insieme al marito Carlo Alighiero, con il quale reciterà in quasi tutti i suoi spettacoli, porta in tournée in Cina Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni, che avrà un successo strepitoso, tanto da approdare anche in Russia. Prestata al cinema in qualità di coprotagonista nel film Terza Generazione, alla sua seconda apparizione sul grande schermo ottiene già un importante riconoscimento, ossia la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Ecco quanto ha avuto modo di dichiarare la diretta interessata nel corso di un’intervista inerente a Via Castellana Bandiera. Si parla del suo personaggio, l’ambigua Samira:
Samira ha una sua primordialità. Indubbiamente prende la vita non da individuo sofisticato, però nella sua elementarità ha delle cose che comunque vivono il dolore per la figlia che ha perso. La convivenza con questa famiglia e questo genero abbastanza brutale la porta a decidere che l’unica cosa da fare è uscire di scena. L’occasione le viene offerta da questo scontro. In questo scontro matura la decisione di farla finita. In questo c’è anche una razionalità non animale, non tanto primitiva. E’ un personaggio abbastanza strano, però in questi suoi sentimenti materni di difficoltà esistenziale ci si può in tanti modi riconoscere. Non è un personaggio molto distante a delle problematiche che appartengono un po’ agli uomini… la difficoltà di vivere delle situazioni molto molto pesanti.
Un premio che già fa discutere, visto e considerato il nome di colei che veniva data vincitrice da giorni, ossia Judi Dench. Tutto ciò senza nulla togliere alla viscerale prova della Cotta, che nel film della Dante è chiamata ad interpretare un personaggio non solo fondamentale ma anche complesso. E chi meglio di un’attrice proveniente dal Teatro poteva raccogliere la sfida di un’interpretazione il cui vigore doveva fare a meno della parola? Al di là delle legittime riserve, non possiamo né vogliamo certo esimerci dal complimentarci con Elena Cotta per questo importantissimo riconoscimento.