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Venezia 2015, A Bigger Splash: Recensione in Anteprima

Pioggia di fischi per A Bigger Splash, atteso e temuto ritorno di Luca Guadagnino alla Mostra del Cinema di Venezia

pubblicato 6 Settembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 13:00

Cinque anni dopo la pioggia di fischi che travolse il controverso Io sono l’amore, poi acclamato negli Usa tanto dall’incassare 5 milioni di dollari e strappare una nomination agli Oscar e una ai Golden Globe, Luca Guadagnino è tornato alla Mostra del Cinema di Venezia con la sua 4° fatica, A Bigger Splash, secondo titolo italiano in Concorso nonché remake del francese La Piscina, diretto nel 1969 da Jacques Deray.

Una pellicola particolarmente attesa grazie anche al ricchissimo cast internazionale, composto dalla musa del regista nonché amica Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts e Dakota Johnson, se non fosse che come avvenuto nel 2010 anche in questo caso Guadagnino sia stato accolto da una pioggia di fischi e buu in arrivo dalla stampa nazionale e internazionale. Nessun altro titolo presentato al Lido in questa prima settimana di Festival era stato accolto con così tanto astio.

Ambientato in una Pantelleria da sogno, che di fatto ringrazia per lo straordinario ritratto cinematografico mostrato al mondo, A Bigger Splash ruota attorno alla leggenda del rock Marianne Lane, ovvero una Swinton ‘davidbowieana’ nel look da palco, in convalescenza forzata dopo un delicato intervento alle corde vocali. Impossibilitata a cantare e soprattutto a parlare, la rockstar cede al riposo assoluto al fianco dell’amato compagno Paul, documentarista, tra bagni nudi in piscina e rilassanti fanghi in spiaggia. Tutto cambia quando piomba inaspettatamente sull’isola Harry, stravagante produttore discografico nonché storico ex di Marianne. Insieme a lui la giovane figlia Penelope, conosciuta solo l’anno prima dall’eccentrico padre, per una vacanza di totale pace improvvisamente tramutatasi in una nostalgica reunion tra vecchi amanti ed amici, tra risate, ricordi andati e rock ‘n’ roll, pronto a deflagrare all’ombra di un infuocato Mediterraneo. Tomba di migranti.

Parte sorprendentemente bene, Guadagnino, con questo atteso e temuto ritorno su grande schermo dopo 5 anni di silenzio. Frenetico, erotico e pulsante, il montaggio di Walter Fasano da’ subito ritmo all’opera rock del regista, quasi divertitosi nel pennellare i lineamenti dei due veri protagonisti, ovvero una silenziosa ma come al suo solito impeccabile Swinton ed un folle, esilarante ed inedito Fiennes, travolgente nello spogliarsi (letteralmente) da qualsiasi tabù di tipo interpretativo. Al loro fianco l’ex alcolizzato Schoenaerts e la giovane Johnson, femme fatale per puro divertimento. Volutamente e quasi orgogliosamente schizofrenico dal punto di vista stilistico, Guadagnino perde presto contatto con la propria pellicola, deragliando completamente nell’evoluzione di una trama che si fa improvvisamente ‘thriller’.

Con la tensione che lentamente cresce tra i 4 forzati ‘co-inquilini’ estivi, A Bigger Splash si sfalda come ricotta al sole, facendo precipitare l’intera operazione nel ridicolo. Provando ad indagare la ‘frattura che si crea dal desiderio dicotomico di amare e uccidere il padre‘, parole sue, Guadagnino ha invece finito per fratturare a colpi di ‘Avanzi’ quanto di decente fatto nella prima parte del film. L’ingresso in scena del commissario Corrado Guzzanti, dipinto come neanche l’attore avrebbe fatto negli sketch dell’indimenticabile programma Rai, rasenta l’assurdo, tanto macchiettistico e quasi offensivo nei confronti dell’Arma dei Carabinieri.

Un branco di idioti e buzzurri patentati a cui il regista ha affiancato ‘tracce’ di migranti, dannatamente gratuiti nelle loro improvvise incursioni. La tragedia quotidiana degli sbarchi cavalcata con insostenibile leggerezza, per non dire ipocrisia, ha così contribuito a far sciogliere come neve al sole uno script ridondante, a tratti involontariamente demenziale e nel finale imbarazzante, associato ad una regia isterica e forzatamente ‘originale’ nella sua cifra stilistica. Più che una spiacevole e inattesa sorpresa quasi una premonizione sin dal titolo, quella di un Guadagnino che ha provato a nuotare tra piacere e desiderio, per poi tramutarsi nel protagonista assoluto di un vero e proprio tonfo nelle agitate acque del Lido.

[rating title=”Voto di Federico” value=”4″ layout=”left”]

A Bigger Splash (Ita, Francia, 2015, drammatico) di Luca Guadagnino; con Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts, Dakota Johnson, Corrado Guzzanti – uscita italiana: 26 novembre