Venezia 2015: altri due film completano il programma
Con il tibetano Tharlo e l’italiano I ricordi del fiume, viene ufficialmente chiuso il programma della Mostra di quest’anno. Confermato anche il film d’apertura di Orizzonti
Sono Tharlo di Pema Tseden e I ricordi del fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio a completare il programma della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il primo in Orizzonti, mentre il secondo Fuori Concorso. Viene inoltre confermato quale sarà il film d’apertura nella sezione Orizzonti, ovvero il messicano Un Monstruo de mil cabezas (A Monster with a Thousand Heads) di Rodrigo Plá, che verrà proiettato in Sala Darsena alle 16.30 di mercoledì 2 settembre.
Per Pema Tseden, regista, scrittore e sceneggiatore tibetano, classe 1969, si tratta della prima volta alla Mostra, dopo aver preso parte nel 2009 al Festival di Locarno grazie al suo secondo lungometraggio, The Search. Gianluca e Massimiliano De Serio sono invece reduci dal loro primo film di finzione, ovvero Sette opere di misericordia, anch’esso presente in Concorso a Locarno, dopo che nel 2010 il loro Bakroman si aggiudicò il premio come Miglior documentario italiano al 28° Torino Film Festival. Quanto al già annunciato Rodrigo Plá, trattasi della sua seconda partecipazione alla Mostra di Venezia; nel 2007 vinse Premio Luigi De Laurentiis per la miglior opera prima con La Zona. Di seguito le sinossi dei tre film.
Tharlo (Orizzonti) è un film diretto dal regista tibetano Pema Tseden, tratto da un racconto scritto dal regista stesso. Girato nella regione tibetana del Qinghai, il film vede protagonista un giovane pastore, un uomo semplice la cui grande ambizione è “servire il popolo”. Il suo arrivo in città e l’incontro con una ragazza lo porteranno però a perdere le proprie illusioni. Il ruolo del protagonista Tharlo è affidato all’attore tibetano, poeta e musicista, Shidé Nyima.
I ricordi del fiume (Fuori Concorso) di Gianluca e Massimiliano De Serio è un documentario che racconta il platz, una grande baraccopoli in cui vivono oltre mille persone di diverse nazionalità, situata sugli argini del fiume Stura a Torino. Il luogo è stato recentemente oggetto di un grande progetto di smantellamento e conseguente trasferimento di parte delle famiglie in case normali. I ricordi del fiume racconta la vita di questa baraccopoli nei suoi ultimi mesi di esistenza, tra lacerazioni, drammi, speranze, vita.
Adattamento del romanzo di Laura Santullo, Un Monstruo de mil cabezas (A Monster with a Thousand Heads) racconta la storia di una donna esasperata da una compagnia di assicurazioni corrotta e negligente, che la costringe a ricorrere alle soluzioni più disperate per ottenere le dispendiose cure di cui suo marito – malato di cancro – ha bisogno.
A noi non resta che darvi appuntamento già dal primo di settembre, quando io e Federico approderemo al Lido per raccontarvi, come ogni anno, gli umori e i resoconti di questa edizione numero 72.