Home Notizie Venezia 2019, Pedro Almodóvar Leone d’oro alla Carriera

Venezia 2019, Pedro Almodóvar Leone d’oro alla Carriera

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia celebra il genio di Pedro Almodovar.

pubblicato 14 Giugno 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 18:46

Sfiorata la Palma d’Oro con l’acclamato Dolor y Gloria, Pedro Almodóvar sarà omaggiato nel corso della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2019) con il Leone d’Oro alla Carriera. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.

Pedro Almodóvar nell’accettare la proposta ha dichiarato: “Sono molto emozionato e onorato per il regalo di questo Leone d’oro. Ho bellissimi ricordi della Mostra di Venezia. Il mio debutto internazionale ha avuto luogo lì nel 1983 con L’indiscreto fascino del peccato. Era la prima volta che uno dei miei film viaggiava fuori dalla Spagna. E’ stato il mio battesimo internazionale ed è stata una meravigliosa esperienza, come lo è stata il mio ritorno con Donne sull’orlo di una crisi di nervi nel 1988. Questo Leone diventerà la mia mascotte, insieme ai due gatti con cui vivo. Grazie dal profondo del cuore per questo premio”.

Vinti due Premi Oscar, due Golden Globe, 6 European Film Award, 7 Goya. 2 David, 5 Bafta, 2 Cèsar, Almodovar partecipò nel 1988 alla Mostra del Cinema di Venezia con Donne sull’orlo di una crisi di nervi, con cui vinse il Premio Osella. Da allora, purtroppo, non si è mai più visto al Concorso veneziano.

A proposito di questo riconoscimento, Alberto Barbera ha dichiarato: “Almodóvar non è solo il più grande e influente regista spagnolo dopo Buñuel, ma l’autore che è stato capace di offrire della Spagna post-franchista il ritratto più articolato, controverso e provocatorio. I temi della trasgressione, del desiderio e dell’identità sono il terreno d’elezione dei suoi lavori, intrisi di corrosivo umorismo e ammantati di uno splendore visivo che conferisce inediti bagliori all’estetica camp e della pop-art a cui si rifà esplicitamente. Il mal d’amore, lo struggimento dell’abbandono, l’incoerenza del desiderio e le lacerazioni della depressione, confluiscono in film a cavallo fra il melodramma e la sua parodia, attingendo a vertici di autenticità emotiva che ne riscattano gli eventuali eccessi formali. Senza dimenticare che Almodóvar eccelle soprattutto nel dipingere ritratti femminili incredibilmente originali, in virtù della rara empatia che gli consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le inevitabili debolezze con un’autenticità rara e toccante”.

Pedro Almodóvar è stato insignito anche del Premio per le Arti Principe delle Asturie, e ha ricevuto speciali onorificenze dalle Università di Harvard e Oxford.

Filmografia

1980 Pepi, Luci, Bom
1982 Labirinto di passioni
1983 L’indiscreto fascino del peccato
1984-5 Che ho fatto io per meritare questo?
1985-86 Matador
1986 La legge del desiderio
1988 Donne sull’orlo di una crisi di nervi
1989 Legami!
1991 Tacchi a spillo
1993 Kika
1995 Il fiore del mio segreto
1997 Carne trémula
1999 Tutto su mia madre
2001 Parla con lei
2003 La mala educación
2006 Volver
2009 Gli abbracci spezzati
2011 La pelle che abito
2013 Gli amanti passeggeri
2016 Julieta
2019 Dolor y gloria