Venezia 65: Sell Out! – Vegas: Based on a True Story
Settimana della critica: .Ou7! (Sell Out!), di Yeo Joonhan Signore e signori, direttamente dalla Malesia ecco a voi una vera e propria follia! Sell Out! è decisamente una delle pellicole più curiose e stravaganti dell’intero cartellone veneziano. Come definirlo? Diciamo che è una specie di “musical moderno” pieno di (studiata) comicità e non-sense in cui
Settimana della critica:
.Ou7! (Sell Out!), di Yeo Joonhan
Signore e signori, direttamente dalla Malesia ecco a voi una vera e propria follia! Sell Out! è decisamente una delle pellicole più curiose e stravaganti dell’intero cartellone veneziano. Come definirlo? Diciamo che è una specie di “musical moderno” pieno di (studiata) comicità e non-sense in cui ci si trova a fare i conti con la società capitalista che predilige modelli organizzativi semplicistici e stereotipati e media con programmi spazzatura.
Non si salvano quindi le multinazionali e i reality show (ancora una volta, dopo Jay, visto qualche giorno fa…). Il film non sempre fa ridere, anche perché la corrente in film così funziona in modo alternato, ma quando fa ridere lo fa per davvero e lo fa in modo continuato -quindi non solo all’inizio o solo alla fine-: il rischio è di piegarsi seriamente in due.
Trattandosi poi di “musical” -ma senza balletti, of course…-, c’è una colonna sonora: sorprendentemente, i pezzi funzionano tutti a meraviglia e sono decisamente orecchiabili. Piccola e graditissima sorpresa che ha divertito gli accreditati, che forse necessitavano di una bella pausa del genere.
Venezia 65:
Vegas: Based on a True Story, di Amir Naderi
Con questo suo quinto film americano, scopro che l’iraniano Naderi ha un inaspettato talento per i tempi comici: e chi l’avrebbe mai detto? Dopo la sua bella trilogia americana ambientata a Manhattan, il bravissimo regista si sposta nei dintorni di Las Vegas per raccontare una storia in cui i soldi e l’avidità sembrano essere i padroni: padroni sui valori, sulla famiglia, sulle persone. Il film è interessantissimo soprattutto per chi conosce Naderi, che gira una storia più convenzionale delle altre volte e con dialoghi più fitti. Ovviamente con il suo stile, o meglio con i suoi stili.
Se all’inizio ritroviamo il Naderi americano con un montaggio più veloce, l’ultima parte, dove l’ironia lascia pian piano spazio alla desolazione dell’essere umano, ormai perso di fronte alla sete dell’oro, richiama spesso e volentieri film come Acqua, vento, sabbia con alcuni campi lunghi dalla durata più consistente e gli elementi della natura citati nel titolo del suo vecchio film ben presenti. Vegas: Based on a True Story può risultare addirittura divertente, pensate un po’. Ma ovviamente è un prodotto intelligente, che può piacere o non piacere, ma è sempre l’opera di un autore coerente e deciso, che fa Cinema con la maiuscola.