Venezia 66: ecco le Giornate degli Autori – 6. Venice Days
Come per la Settimana della critica, anche il programma della 6a edizione delle Giornate degli Autori – Venice Days, sezione collaterale della Mostra del Cinema di Venezia sul modello della Quinzaine des Réalisateurs cannense, è interessante e pieno di film da scoprire. Sezione non competitiva, dà però ovviamente la possibilità alle opere prime del cartellone,
Come per la Settimana della critica, anche il programma della 6a edizione delle Giornate degli Autori – Venice Days, sezione collaterale della Mostra del Cinema di Venezia sul modello della Quinzaine des Réalisateurs cannense, è interessante e pieno di film da scoprire. Sezione non competitiva, dà però ovviamente la possibilità alle opere prime del cartellone, in questo caso 4, di partecipare al premio Leone del Futuro (miglior opera prima di tutte le sezioni).
E’ un programma in continua evoluzione, del quale solo tra qualche giorno si saprà il cartellone definitivo, ma la maggioranza dei titoli sono già ufficiali. Va forte la Spagna con due film che potrebbero essere due ottime carte della sezione collaterale, ovvero il prison-movie Celda 211 e l’irriverente commedia Gordos con alcuni personaggi extra-large. Attesa anche per l’horror francese La Horde, in cui una squadra di polizia dovrà fare i conti con gangster, immigrati clandestini e… zombie! E c’è spazio per parlare di diritti delle donne, dello stato di salute del cinema italiano (attenzione a Di me cosa ne sai di Valerio Jalongo, che raccoglie 5 anni di interviste sul nostro cinema), d’immigrazione. Bei colpi i ritorni di Goran Paskaljevic e Claude Miller.
Molti gli eventi speciali italiani, a cominciare dal corto Mille Giorni di Vito sulla situazione dei figli delle detenute nelle carceri, liberati a tre anni. E si parla anche dell’amore omosessuale nella nostra società. Spazio anche ai ritratti: della poetessa e fotografa Antonia Pozzi, morta suicida nel ’38 all’indomani delle leggi razziali, a un gruppo di donne che negli anni ’60 partecipò al Movimento femminista, passando per un documentario su Vittorio De Sica.
E le sorprese continuano, a cominciare dall’omaggio speciale all’animatrice Signe Baumane di cui si vedrà l’intera antologia Teat Beat of Sex con otto episodi di 2 minuti ciascuno, che si vedranno in testa ai film delle Giornate. Ritorna infine poi il progetto speciale ideato e diretto da Fabio Ferzetti 100 + 1. Cento film e un paese, l’Italia: grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna verrà presentata la copia restaurata del film di Francesco Rosi I Magliari del 1959. Senza dimenticare l’atteso e chiacchierato Videocracy di Erik Gandini, in collaborazione con la Settimana della Critica.
Ovviamente, visti i titoli, le registe e gran parte degli argomenti, il delegato Giorgio Gosetti commenta così questa sesta edizione:
Sarà un’edizione profondamente legata al mondo femminile, con autrici, protagoniste e realtà che hanno colpito profondamente tutti noi e il comitato internazionale di selezione che mi ha affiancato nel difficile lavoro delle scelte finali. Ma sarà anche un programma che, pur nella coerenza con l’identità delle Giornate, darà molto spazio alla provocazione, al cinema di genere riscoperto dagli autori più giovani, alla duttilità dei linguaggi e delle forme produttive, perfino al sorriso e alla satira, aspetti di norma poco valorizzati nei festival maggiori.
Giornate degli autori – Venice Days
– Barking Water di Sterlin Harjo (USA)
– Celda 211 di Daniel Monzon (Spagna)
– Desert Flower di Sherry Horman (Austria, Germania, Inghilterra)
– Di Me Cosa Ne Sai di Valerio Ialongo (Italia)
– Gordos di Daniel Sanchez-Arevalo (Spagna)
– Harragas di Merzak Allouache (Algeria, Francia)
– Honeymoons di Goran Paskaljevic (Albania, Serbia)
– I Am Happy That My Mother Is Alive di Claude Miller e Nathan Miller (Francia)
– The Last Days of Emma Blank di Alex Van Warmerdam (Olanda)
– Qu’un seul tienne, et les autres suivront di Lea Fehner (Francia)
– La Horde di Yannick Dahan e Benjamin Rocher (Francia)
Eventi Speciali
– Alda Merini – Una donna sul palcoscenico di Cosimo Damiano Damato (Italia)
– L’amore e basta di Stefano Consiglio (Italia)
– Mille Giorni di Vito di Elisabetta Pandimiglio (Italia)
– Poesia che mi guardi di Marina Spada (Italia)
– Ragazze…la vita trema di Paola Sangiovanni (Italia)
– Teat Beat of Sex di Signe Baumane (Lettonia, Italia)
– Vittorio D. di Mario Canale e Annarosa Morri (Italia)
Evento Speciale (in collaborazione con la Settimana della Critica)
– Videocracy di Erik Gandini (Svezia)
100+1. Cento film e un paese, l’Italia
– I Magliari di Francesco Rosi (Italia, 1959)