Venezia 74 – L’Insulto, arrestato e poi liberato il regista
Premiato a Venezia e candidato libanese agli Oscar, Ziad Doueiri in carcere per poche ore a ‘causa’ de l’Insulto.
L’accusa, diretta, è di aver girato parte del suo precedente film in Israele, The Attack, bloccato nel 2013 e mai uscito in sala.
[quote layout=”big”]“Mi hanno trattenuto in aeroporto per due ore e mezzo, mi hanno rilasciato solo dopo avermi confiscato sia il passaporto francese che quello libanese. Sono profondamente ferito da questa cosa. Sono tornato in Libano con un premio vinto a Venezia. La polizia libanese ha autorizzato la proiezione del mio film. Non ho idea di chi sia responsabile per quanto successo, scopriremo in tribunale chi c’è dietro questa storia”.[/quote]
Lo stesso Alberto Barbera, via Twitter, ha annunciato la liberazione del regista, a lungo assistente di Quentin Tarantino e pronto ad uscire nei cinema d’Italia grazie a LuckyRed, che ha acquistato i diritti di distribuzione della pellicola vista a Venezia.
#freeDoueiri Il tribunale militare ha deciso per il non luogo a procedere. Ziad libero!
— Alberto Barbera (@AlbertoBarbera2) 11 settembre 2017