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Venezia 81, trailer: Familia, Taxi Monamour, Desert Suite, Bestiari Erbari Lapidari

Disponibili i trailer di alcuni dei film selezionati al Festival di Venezia 2024, tra questi Familia, l’opera seconda di Francesco Costabile e Taxi Monamour, quarto lungometraggio di Ciro De Caro.

26 Agosto 2024 16:31

Disponibili i trailer ufficiali di alcuni dei film in Concorso e Fuori concorso a Venezia 81. Tra i titoli presentati Familia, l’opera seconda di Francesco Costabile in Concorso nella sezione “Orizzonti” e Taxi Monamour, quarto lungometraggio di Ciro De Caro (Spaghetti Story) che sarà presentato in concorso il 3 settembre alla 21ª edizione delle “Giornate degli Autori”.

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In Concorso a Venezia 81

Disponibili i trailer dei film in Concorso e Fuori concorso al Festival di Venezia – Tra i titoli Familia, Taxi Monamour, Desert Suite e il documentario Bestiari, Erbari, Lapidari.

“Familia” di Francesco Costabile (Sezione Orizzonti)

Disponibile il trailer di “Familia”, opera seconda di Francesco Costabile con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese che sarà presentato in Concorso nella sezione Orizzonti a Venezia 81.

Luigi Celeste ha vent’anni e vive con sua madre Licia e suo fratello Alessandro, i tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno e padre, che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinezza di Licia un ricordo fatto di paura e prevaricazione.
Luigi vive la strada e, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove respira ancora rabbia e sopraffazione.
Un giorno Franco torna, rivuole i suoi figli, rivuole la sua famiglia, ma è un uomo che avvelena tutto ciò che tocca e rende chi ama prigioniero della sua ombra.
Quella di Luigi e della sua famiglia è una storia che arriva al fondo dell’abisso per compiere un percorso di rinascita, costi quel che costi.

Nel cast del film, tratto dal libro Non sarà sempre così di Luigi Celeste, anche Francesco De Lucia, Tecla Insolia, Enrico Borrello, Giancarmine Ursillo, Carmelo Tedesco, Edoardo Paccapelo.

“Familia” è scritto da Francesco Costabile, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli ed è una produzione Tramp Limited in associazione con Indigo Film e O’ Groove in collaborazione con Medusa Film. Il film è prodotto da Attilio de Razza, Nicola Picone, Nicola Giuliano e Pierpaolo Verga.

Familia è un melodramma nero, che contamina diversi linguaggi tipici del cinema di genere: dal thriller psicologico, al cinema horror fino al film a tematica sociale. In questa contaminazione c’è il desiderio di sperimentare, coinvolgere lo spettatore, andare in profondità e rendere questo racconto universale. Il cinema, come strumento esperienziale, ci permette di conoscere microcosmi inaccessibili, ci permette di sviscerare le emozioni, aprire la narrazione a una complessità di sguardo e di pensiero. Familia si pone questo obiettivo: raccontare la violenza, soprattutto quella psicologica; mostrarne le ferite profonde che segnano l’infanzia, per sempre. (Francesco Costabile)

La fotografia è firmata da Giuseppe Maio, il montaggio da Cristiano Travaglioli, la scenografia da Luca Servino, le musiche originali di Valerio Vigliar, i costumi da Luca Costigliolo, il casting da Anna Pennella.

Il film uscirà nelle sale italiane il 2 ottobre distribuito da Medusa Film.

“Taxi Monamour” di Ciro De Caro (Giornate degli autori)

Disponibili i trailer dei film in Concorso e Fuori concorso al Festival di Venezia – Tra i titoli Familia, Taxi Monamour, Desert Suite e il documentario Bestiari, Erbari, Lapidari.

Sarà presentato in concorso il 3 settembre alla 21ª edizione delle Giornate degli Autori all’interno di Venezia 81, “Taxi Monamour”, quarto lungometraggio di Ciro De Caro (Spaghetti Story, Giulia), con protagoniste Rosa Palasciano e Yeva Sai.

“Taxi Monamour”, scritto da De Caro insieme a Rosa Palasciano, è un film che celebra l’universo femminile, seguendo le vicende di due protagoniste alle prese con importanti sfide personali e sociali. La storia si concentra infatti su Anna e Nadiya, due donne all’apparenza diverse, ma che in fondo si assomigliano molto. Anna è in conflitto con se stessa e la propria famiglia e affronta in solitudine la sua malattia; Nadiya fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Nadiya di restare al sicuro in Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.

Nel ruolo di Anna, troviamo Rosa Palasciano, già acclamata per il suo ruolo in Giulia, che le è valso una candidatura ai David di Donatello. Ad interpretare Nadiya è invece Yeva Sai, attrice ucraina tra le protagoniste della quarta e della quinta imminente stagione di Mare fuori. Nel cast anche Valerio Di Benedetto, Ivan Castiglione, Matteo Quinzi, Taras Synyshyn, Halyna Havryliv e Laurentina Guidotti.

Il film, prodotto da Simone Isola e Giuseppe Lepore per Kimerafilm, in associazione con Michael Fantauzzi per MFF, in collaborazione con Rai Cinema, con Adler Entertainment e con il contributo del Ministero della Cultura, è un intenso viaggio emotivo guidato dalla poetica intima e realistica del regista, capace come sempre di esplorare con sensibilità e profondità le relazioni umane.

Il film uscirà al cinema il 4 settembre distribuito da Adler Entertainment.

Fuori Concorso a Venezia 81

Disponibili i trailer dei film in Concorso e Fuori concorso al Festival di Venezia – Tra i titoli Familia, Taxi Monamour, Desert Suite e il documentario Bestiari, Erbari, Lapidari.

“Desert Suite” di Fabrizio Ferraro (Notti Veneziane)

Sarà presentato alla 21ª edizione delle Giornate degli Autori (Notti veneziane) all’interno di Venezia 81 “Desert Suite” di Fabrizio Ferraro che sviluppa una nuova serie di film (di cui fa parte Wanted) che si affianca al ciclo sugli Indesiderati (Unwanted) non ancora conclusa.

Un giovane uomo attraversa l’Europa in cerca di una nuova Itaca: dalla infruttuosa vendemmia di Banyuls-sur-mer all’incontro con una giovane donna di Bruxelles, fino alla suite di un grattacielo di Rotterdam. Qui, come un angelo sterminatore, mette in scena un macabro gioco fatto di stordimento digitale e di droga.

Il cast: Gianmaria D’Alessandro, Rachele Roggi, Cécile Delamere, Francesco Pesci, Manuel Di Vecchi Staraz, Marco Fellini, Antonio Sinisi, Arnaud Theiry, Robin Celayes.

«Caro Fabrizio, sono rimasto stupito dal tuo film. […] Mi affascina soprattutto la struttura verticale, dove per la prima volta il “basso” – gli dei tettonici, la terra, il vino, e persino il guardare in basso e il lavorare ingobbiti, come animali – è il superiore; mentre il superiore – il trentesimo piano di Rotterdam, le scale ascendenti, gli elicotteri e il sogno levitante della droga stessa – è il vero inferiore. Il film è terribile e dolorosamente senza speranza perché in questa grande Odissea verticale non c’è ritorno; Itaca, sotto forma di vigneti di Banyuls, ha cessato di esistere. Rimangono solo fumo e cenere. Non riesco a smettere di guardare Omero più e più volte nel film. […] E tutto il film è così, è un’iniziazione sul mistero dell’apparenza, dove l’apparenza sempre inganna». [da una lettere scritta dal regista Pablo Sigg]

Fabrizio Ferraro ha presentato la gran parte dei suoi film in festival europei come Berlinale, IFFR Rotterdam, Viennale, Festa del Cinema di Roma, Torino Film Festival, FidMarseille, Cinéma du Réel. Titoli che sono stati programmati nelle principali cineteche (Lisbona, Barcellona, Lubiana, ZKM, Museo del Cinema di Torino, Palazzo delle Esposizioni Roma). Tra il 2011 e il 2022 ha diretto otto lungometraggi di finzione e quattro documentari di creazione. Nel 2009 ha ricevuto la menzione speciale per Je suis Simone – La condition ouvrière al Torino Film Festival Ad ottobre 2021 la Viennale ha organizzato una retrospettiva a lui dedicate dal titolo: Cinematography. Thoughts and imagination. Nel 2023 ha vinto il Premio Speciale Gabbiano al Bellaria Film Festival.

“Bestiari, Erbari, Lapidari” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (Non Fiction)

 

“Bestiari, Erbari, Lapidari” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti è stato selezionato Fuori Concorso a Venezia 81. La coppia di documentaristi torna con il nuovo progetto alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, dove aveva presentato nel 2016 “Spira Mirabilis” in Concorso Ufficiale, nel 2018 il cortometraggio “Blu” e, nel 2020, “Guerra e pace” in Concorso Orizzonti.

Bestiari, Erbari, Lapidari è un documentario “enciclopedia”, diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Un omaggio a quegli “sconosciuti” e per certi versi alieni mondi, fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontato, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Strettamente connessi tra loro, gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario. Bestiari è un found-footage su come e perché il cinema ha ossessivamente rappresentato gli animali; Erbari un documentario poetico d’osservazione all’interno dell’Orto Botanico di Padova; Lapidari, infine, un film industriale sulla trasformazione della pietra in memoria collettiva. Un coro unico di protagonisti, attraverso multiformi voci e suoni, racconta di noi e preserva il nostro sapere.  “Bestiari, Erbari, Lapidari” vuole essere un viaggio sentimentale tra cultura, scienza e arte del nostro vecchio continente.

“Bestiari, Erbari, Lapidari” è una produzione Montmorency Film con Rai Cinema e Lomotion con SRF Schweizer Radio Und Fernsehen / SRG SSR con il supporto di MIC, Eurimage con il contributo di PR FESR Lombardia 2021-2027 – Bando “Lombardia per il cinema” Fondo Sviluppo Italia Francia con il supporto di Berner Filmförderung, Burgergemeinde Bern in associazione con Luce Cinecittà con partecipazione con Eye Filmmuseum, Cinémathèque Suisse. Vendite internazionale Fandango Sales.

Crediamo che il nostro compito sia quello di “re-inventare” una visione e una rappresentazione del reale e cercare di instaurare relazioni vitali fra gli elementi che compongono le inquadrature dell’opera. Così facendo, non cerchiamo il “reale”, ma la rappresentatività del reale e l’occasione per raccogliere i racconti, le storie, le riflessioni su noi umani. A ogni spettatore il compito di arricchire il film con il proprio bagaglio di esperienze, interessi, letture o visioni cinematografiche. (Massimo D’Anolfi e Martina Parenti)

Massimo D’Anolfi e Martina Parenti oltre che della produzione e della regia si occupano della fotografia, delle riprese, del suono, del montaggio dei loro progetti. Le musiche originali sono di Massimo Mariani.

La prima volta che abbiamo visto queste immagini siamo rimasti ipnotizzati. Il bianco della neve e del cielo avvolgono tutta la scena: le due sagome nere si fronteggiano con un movimento inverso: l’uomo avanza e il pinguino indietreggia. Il fotogramma li contiene entrambi fino a quando il pinguino camminando all’indietro si allontana fino a sparire. Così abbiamo scoperto che queste immagini erano state filmate durante la spedizione al Polo Sud di Roald Amundsen nel 1910-1912 che aveva raggiunto il Polo Sud con quella che probabilmente è l’imbarcazione di legno più resistente della storia, il Fram. Questa è la prima volta che un uomo e un pinguino vengono filmati all’interno dello stesso fotogramma. Questa immagine che ha tutta la potenza del cinema delle origini è diventata l’immagine del manifesto cinematografico del nostro ultimo film, “Bestiari, Erbari, Lapidari”. (Massimo D’Anolfi, e Martina Parenti)

Il film sarà distribuito da Luce Cinecittà a partire dal 5 ottobre 2024

Fonte: Biennale Cinema / GDA

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