Viaggio Da Paura: on the road dalla Siria in guerra al cinema
In viaggio nei conflitti del Medio Oriente, con la gioventù araba occidentalizzata che ha perso la sua identità, on the road con la commesia di Alì Mostafa
“Da paura” dalle mie parti (Roma sud, dalla prima borgata a sinistra, con tutte le A finali che vi servono) può anche prestarsi ad esclamazioni giornalisticamente entusiaste, ma visto che la commedia on the road di Alì Mostafa, la associa ad un viaggio della gioventù araba nei conflitti del Medio Oriente, dal suo Viaggio Da Paura, potete prepararvi ad una rocambolesca avventura che non risparmia rischi e risate.
Un viaggio dagli Emirati Arabi Uniti al Libano, intrapreso da tre ex compagni di liceo che non si vedono dalla scomparsa del loro amico Hadi, morto a 18 anni sotto i bombardamenti di Beirut del 2006.
Il viaggio in macchina da Abu Dhabì a Beirut, per visitare la tomba dell’amico, all’insaputa della moglie prossima al parto del personal trainer siriano Omar (Fadi Rifaai); della madre ansiosa e oppressiva del playboy aspirante DJ saudita Yousef ‘Jay’ (Fahad Albutairi); del padre-padrone del blogger attivista politico Ramy (Shadi Alfons), con 737 followers su Twitter.
Tre giovani arabi molto occidentalizzati che hanno perso la loro identità, pronti a partire da una città ipermoderna come Dubai, passare per la tradizionalista Arabia Saudita, il patrimonio storico della Giordania e la vita notturna di Beirut, spingendosi fino all’ostacolo siriano della guerra (con le scene girate in Giordania) e oltre i cliché sui musulmani, tra gruppi di ribelli e visioni del mondo da cambiare.
Viaggio da paura (From A to B, Emirati Arabi Uniti, 2015) diretto da Alì F. Mostafa e sceneggiato da Mohammed Hefzy con Ashraf Hamdi, è prodotto da Paul Baboudjian, Mohammed Hefzy, Ali F. Mostafa per Twofour54, Imagenation Abu Dhabi FZ.
Il film campione d’incasso nei nove Paesi del Golfo nel quale è stato eccezionamente distribuito, esludendo la mancanza di sale cinematografiche in Arabia Saudita e la censura in Kuwait, per la scena in cui i protagonisti vengono scambiati da due poliziotti sauditi per partecipanti a un festino gay nel deserto, è printo ad arrivare anche nelle nostre, distribuito da Cineama, dal 12 maggio 2016.
Viaggio da paura: note di regia
«Ho sempre avuto l’idea di realizzare un film on the road ambientato in Medio Oriente. Fin dal mio primo film drammatico, “City of Life”, avrei voluto realizzare una commedia. Quando, con i produttori, abbiamo discusso il progetto, ho voluto seguire un percorso che fosse interessante per il pubblico arabo ma non solo. Ho scelto Abu Dhabi perché è la capitale degli UAE. Il mio primo film era stato girato a Dubai e per questo era per me importante partire da lì. Ho voluto raccontare come da Abu Dhabi a Beirut passando per la Siria, appena si attraversano i confini dei diversi paesi, il paesaggio e la cultura cambiano in modo forte e a volte radicale. Il mio obiettivo, in genere, è quello di rendere accessibile a ogni genere di pubblico i miei film. Con “Viaggio da Paura” ho cercato di fare proprio questo.»