Vin Diesel accusato di aggressione sessuale da una sua ex assistente
Vin Diesel ha accusato di aggressione sessuale, i fatti si sarebbero svolti nel 2010 durante le riprese di Fast & Furious 5 ad Atlanta in Georgia.
L’attore Vin Diesel meglio noto come il Dominic Toretto della saga di Fast & Furious è stato citato in giudizio da Asta Jonasson, una sua ex assistente, con l’accusa di aggressione sessuale. Jonasson ha sporto denuncia sostenendo che mentre lavorava per l’attore ad Atlanta nel 2010, dove all’epoca dei fati stava girando “Fast & Furious 5”, lui l’avrebbe portata nella sua suite al St. Regis Hotel e l’avrebbe costretta a sdraiarsi sul suo letto.
Secondo l’accusa quando lei gli ha chiesto di fermarsi cercando di raggiungere la porta, lui l’ha bloccata e ha cominciato a palpeggiarle il seno e a baciarle il petto, per poi tentare di abbassarle le mutandine. A questo punto lei ha urlato e mentre correva verso il bagno, Diesel l’avrebbe spinta contro il muro costringendola a toccargli i genitali per poi masturbarsi.
“Miss Jonasson non è riuscita a scappare e ha chiuso gli occhi, temendo di far arrabbiare Vin Diesel rifiutandolo ulteriormente e cercando di dissociarsi, desiderando che l’aggressione finisse”, questo secondo la querela. Ore dopo, sempre secondo la querela, Samantha Vincent, sorella di Diesel e presidente della sua azienda, avrebbe chiamato Jonasson per licenziarla in tronco.
“Le era chiaro che sarebbe stata licenziata perché non era più utile: Vin Diesel l’aveva usata per soddisfare i suoi desideri sessuali e lei aveva resistito alle sue aggressioni sessuali”, secondo la querela. “Miss Jonasson si è sentita come un pezzo di spazzatura da scartare. Miss Jonasson si è sentita impotente, la sua autostima era demolita e ha cominciato a mettere in dubbio le proprie capacità, e a chiedersi se una carriera di successo le avrebbe richiesto di barattare il suo corpo per un avanzamento.”
Nuove norme grazie al “Sexual Abuse and Cover Up Accountability Act”
Jonasson ha intentato una causa per aggressione sessuale ai sensi del “Sexual Abuse and Cover Up Accountability Act” della California, una legge del 2022 che ha creato una finestra di un anno per intentare alcune azioni che altrimenti sarebbero fuori dai termini di prescrizione.
Originariamente, il termine di prescrizione per le denunce di abuso sessuale avvenute a partire dal 18° compleanno della vittima era di 10 anni o entro tre anni dalla data in cui la vittima scopre o avrebbe dovuto ragionevolmente scoprire che da tali atti è derivata una lesione o una malattia. Oggi, la legge prevede una finestra di tre anni affinché i sopravvissuti ad una violenza sessuale possano sporgere denuncia e recuperare i danni a seguito di crimini avvenuti a partire dal 1 gennaio 2009. In altre parole, dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre. 2026, le denunce di violenza e abuso sessuale, che altrimenti sarebbero prescritte, verranno riprese e potranno ufficialmente essere portate in un tribunale civile, a condizione che tali denunce siano state prescritte esclusivamente a causa della scadenza dei termini di prescrizione. Di conseguenza, i querelanti della California avranno ora una finestra di opportunità per garantire giustizia alle loro condizioni per crimini come stupro, violenza sessuale e abuso sessuale, nonché qualsiasi richiesta correlata derivante dalla violenza sessuale, come le molestie sessuali. e licenziamento illecito, avvenuto a partire dal 1 gennaio 2009.
Affinché la causa di Jonasson possa procedere, l’imputato deve aver tentato di nascondere almeno una precedente accusa di violenza sessuale. A questo proposito la querela sostiene che pochi giorni prima dell’incidente con Diesel, Jonasson aveva ricevuto una proposta da un altro supervisore della sua azienda, la One Race. Secondo la denuncia, il supervisore l’ha convocata nella sua camera d’albergo al St. Regis, si è tolto la maglietta, si è messo a letto e ha detto “Vieni qui”. “Sconcertata, la signora Jonasson è immediatamente uscita dalla stanza e dall’hotel”, si legge nella querela. Oltre all’accusa di violenza sessuale, la querela presenta anche accuse di discriminazione di genere, licenziamento illegittimo, ritorsione e supervisione negligente.
Bryan Freedman, il legale che rappresenta Vin Diesel, ha rilasciato una dichiarazione negando tutte le accuse mosse verso il suo cliente.
Vorrei essere molto chiaro: Vin Diesel nega categoricamente questa affermazione nella sua interezza Questa è la prima volta che sente parlare di questa affermazione di più di 13 anni fa, fatta da una presunta dipendente assunta per 9 giorni. Ci sono prove evidenti che confutano completamente queste stravaganti accuse.
Fonte: Variety