Home Premio Oscar Vittorio De Sica in mostra a 65 anni dall’Oscar di Sciuscià

Vittorio De Sica in mostra a 65 anni dall’Oscar di Sciuscià

Il 20 marzo 1948 la 20ª edizione della cerimonia degli Oscar ha premiato Sciuscià di Vittorio De Sica come Miglior Film Straniero. 65 anni dopo e quasi 40 dalla scomparsa di De Sica, quella consacrazione internazionale del capolavoro del neorealismo, diventa una delle tappe del viaggio alla ri-scoperta del grande interprete e regista italiano, allestito con la mostraTutti De Sica” al Museo dell’Ara Pacis di Roma.

di cuttv
pubblicato 20 Marzo 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 18:11

Un viaggio cronologico nella vita dell’attore di rivista, di prosa, di cinema, e del regista che filma la parabola dell’infanzia spezzata di Sciuscià (1946), Oscar come miglior film straniero e Nastro d’Argento per la migliore regia. “Il miglior film che abbia mai visto” anche per Orson Welles. Uno dei quattro capolavori del neorealismo italiano, frutto del sodalizio con Cesare Zavattini, insieme a Ladri di biciclette (1948, altro Oscar come miglior film straniero e Nastro d’Argento per la migliore regia) Miracolo a Milano (1951) e Umberto D (1952).

Solo una delle tappe fondamentali dell’allestimento multimediale che ricostruisce la vita e le opere di un grande artista italiano di fama internazionale, ricordato per gli esordi di cantante e un tormentone come Parlami d’amore, Mariù, gli spettacoli di varietà in frac e i panni da autista per Gli uomini, che mascalzoni… (1932), l’esordio dietro la macchina da presa con Rose scarlatte (1939), i discreti successi al botteghino con L’oro di Napoli (1954), le pellicole interpretate da Sophia Loren, come Ieri oggi e domani (1963) e Matrimonio all’Italia (1964), oltre all’acclamata interpretazione de La Ciociara (1960) incoronata da Nastro d’Argento, David di Donatello, Palma d’oro alFestival di Cannes e Oscar per la miglior attrice.

Vittorio de Sica, Humphrey Bogart e Anne Crawford a Londra, 29 gennaio 1953

Un ritratto pubblico e privato dell’uomo affascinante, del maestro del neorealismo e della commedia italiana, del tifoso del Napoli e del giocatore incallito, messo a frutto con le interpretazioni de Il conte Max e L’oro di Napoli, del marito e del padre, raccontato da riviste e manifesti originali, oggetti e abiti, video proiezioni e 400 foto che lo ritraggono sul set, fuori dal set, sul palcoscenico, a fianco dei figli Manuel, Emi e Christian, alle due mogli Giuditta Rissone e Maria Mercader, al fianco del braccio destro Cesare Zavattini, di Sophia Loren o Giovanna Ralli, come di Humphrey Bogart, Anne Crawford o Peter Sellers.

Tutti De Sica in mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma, fino al 28 aprile 2013, con l’Oscar di Sciuscià e la bici di Ladri di biciclette, l’abito del maresciallo Carotenuto di “Pane amore e fantasia?”, i ricordi della toccante interpretazione de “Il generale Della Rovere” (1959) diretta da Roberto Rossellini e delle sfumature di un grande protagonista della Storia del Cinema, riscoperto a 65 anni dall’Oscar di Sciuscià.

Vittorio de Sica e Gilbert Becaud in Casino De Paris diretto da Andre Hunebelle, 1 gennaio 1957
Vittorio de Sica e Giovanna Ralli la film festival con Il General Della Rovere, 21 agosto 1959
Vittorio de Sica e Lino Ventura a Roma, parlano di collaborazione nel film Il Giudizio Universale, 1961
Vittorio de Sica, Lino Ventura e Ernest Borgnine a Roma, in Il Giudizio Universale, 1 gennaio 1961

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