Waterphone: come si creavano i suoni per i film horror?
Waterphone: come si creavano i suoni per i film horror?
Vi siete mai chiesti come si realizzano quei suoni cupi che creano l’atmosfera nei film di paura? Negli ultimi anni il computer e i sintetizzatori hanno dato prova di grande versatilità, ma prima del suono digitale come si potevano realizzare?
Un esempio è il Waterphone, uno strumento atonico ispirato dalle Campane Tibetane, in grado di produrre suoni differenti a seconda di come sollecitato, con uun archetto, un martelletto o altri metodi. I compositori che lo hanno usato per le loro colonne sonore sono tantissimi, tra questi Sofia Gubaidulina, Jerry Goldsmith, John Mackey, Tan Dun, Christopher Rouse, Colin Matthews, Carson Cooman, Andi Spicer, Andrew Carter e Todd Barton. Nonostante il digitale anche molti film recenti hanno usato questo strumento come Lasciami entrare, Matrix, Star Trek e Dark Water.