Whiplash: le recensioni dall’Italia e dagli Usa
Leggiamo insieme le recensioni Italiane e Americane di “Whiplash”, con un J.K. Simmons da Premio Oscar
Ho visto, ieri sera, Whiplash e… wow! Un vero colpo di fulmine. Non mi aspettavo un film così bello, energico, appassionato, diretto e ben recitato. La pellicola, diretta da Damien Chazelle, è interpretato da Miles Teller, J.K. Simmons, Paul Reiser, Melissa Benoist, Austin Stowell, Nate Lang, Chris Mulkey, Damon Gupton, Kofi Siriboe, Kavita Patil ed è candidata a 5 Premi Oscar 2015: film, attore protagonista (J.K. Simmons), adattamento, montaggio, sonoro. Dopo la nostra (positiva) recensione, ecco i commenti dei critici Americani e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, la percentuale dei voti positivi è del 95%. Meritatamente. Voi l’avete visto? Vi è piaciuto?
Richard Roeper – Chicago Sun-Times: Sarebbe un insulto chiamare Chazelle un regista “promettente”, questo film non indica solo il suo potenziale, è la prova di autentico talento a volte fiammeggiante. Voto: 3.5 / 4
Tom Long – Detroit News: “Whiplash” è elettrico dall’inizio alla fine, una storia musicale di ossessione, frustrazione e crudeltà. Voto: A-
Rafer Guzman – Newsday: il risultato è un buon dramma scoppiettante che sembra quasi come un thriller. Intelligente, elegante e intenso. Voto: 3/4
Moira MacDonald – Seattle Times: Il film funziona, spesso meravigliosamente, come una notevole visualizzazione di musica jazz – si sente e respira, proprio come i musicisti – e come vetrina per i due attori. Voto: 3/4
Calvin Wilson – St. Louis Post-Dispatch: “Whiplash” non è solo jazz e non è necessario essere un fan della musica per godere del film. Voto: 4/4
Peter Howell – Toronto Star: Molto semplicemente uno dei migliori film dell’anno. Voto: 4/4
Ty Burr – Boston Globe: Oh, sì. Davvero bello. Voto: 4/4
Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: un dramma da non perdere. Voto: 4/4
Christy Lemire – ChristyLemire.com: E’ uno dei film divertenti e più inquietanti che ho visto da tanto tempo. Voto: 3/4
Betsy Sharkey – Los Angeles Times: ciò che si vede è sia squisito che straziante.
Peter Travers – Rolling Stone: elettrizzante. Voto: 3.5 / 4
Dana Stevens – Slate: è da brivido…
AA Dowd – AV Club: Più “Full Metal Jacket” che “L’attimo fuggente”, il film è una battaglia epica di volontà tra due artisti fanatici. Voto: A
Jocelyn Noveck – Associated Press: Raramente un film mostra così visceralmente il dolore assoluto che può accompagnare la beatitudine di creare buona musica. Voto: 3.5 / 4
Kyle Smith – New York Post: Il film è avvincente, divertente e stimolante: immaginate “Karate Kid” dal Maestro Miyagi interpretato da R. Lee Ermey.
Fabio Ferzetti – Il Messaggero: Un gran film sulla musica insomma, anzi sul suo potere. O forse sul potere tout court.
Maurizio Acerbi – il Giornale: Un film che regala inaspettati colpi di scena, come fosse un thriller. Invece, è il miglior film musicale degli ultimi anni.
Gino Castaldo – la Repubblica: (…) Benché si parli sostanzialmente di musica il film non indugia troppo nei piaceri del gioco sonoro. È scarno, essenziale, drammaticamente realistico. Tutto è sofferenza, scarnificazione psicologica, duello, sopraffazione, umiliazione, ribellione, ai confini kubrickiani di “Full metal jacket”, in cui la batteria del povero Andrew sembra metafora di molte altre cose.