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E’ morto William Friedkin regista de “L’esorcista” e “Il braccio violento della legge”

E’ scomparso a 87 anni William Friedkin, regista premio Oscar per “Il braccio violento della legge” con Gene Hackman e del classico horror “L’esorcista” con Linda Blair ed Ellen Burstyn.

pubblicato 7 Agosto 2023 aggiornato 8 Agosto 2023 09:52

William Friedkin, premio Oscar per la regia de Il braccio violento della legge, e candidato all’Oscar per il cult horror L’esorcista è morto oggi a Los Angeles, aveva 87 anni. La morte del regista è stata confermata dal preside della Chapman University Stephen Galloway, un amico della moglie di Friedkin, produttore ed ex capo dello studio Sherry Lansing.

Friedkin per vincere l’Oscar come miglior regista per il classico “Il braccio violento della legge” all’epoca, parliamo del 1972, battè avversari del calibro di Stanley Kubrick (Arancia Meccanica) e Peter Bogdanovich (L’ultimo spettacolo), con la cinquina per l’ambita statuetta completata da Norman Jewison (Il violinista sul tetto) e John Schlesinger (Domenica, maledetta domenica). Nel 1974 tornò alla cerimonia degli Oscar con “L’esorcista” e in una cinquiena che oltre a Friedkin includeva Bernardo Bertolucci (Ultimo tango a Parigi), Ingmar Bergman (Sussurri e grida) e George Lucas (American Graffiti).

Gene Hackman sul set de “Il braccio violento della legge” (Photo by Twentieth Century Fox Film Corporation/Sunset Boulevard/Corbis via Getty Images)

Tra i cineasti che lo hanno più influenzato e ispirato Friedkin era solito citare citato Jean-Luc Godard, Federico Fellini, François Truffaut, e Akira Kurosawa e Woody Allen che Friedkin ha definito “il più grande regista vivente”. Per quanto riguarda film specifici che hanno influito sulle sue opere, Friedkin ha amato il realismo da documentario di Z, l’orgia del potere che lo ha influenzato per la regia di “Il barccio violento della legge”.

Dopo aver visto Z, ho capito come avrei potuto girare “Il braccio violento della legge”. Perché ha girato Z come un documentario. Era un film di finzione, ma è stato realizzato come se stesse realmente accadendo. Come se la macchina da presa non sapesse cosa sarebbe successo dopo. E questa è una tecnica indotta. Sembra che sia capitato sulla scena e abbia catturato quello che stava succedendo come si fa in un documentario. Anche i miei primi film erano documentari. Quindi ho capito cosa stava facendo, ma non avrei mai pensato che potessi farlo in un lungometraggio fino a quando non ho visto Z.

Nato il 29 agosto 1935 a Chicago, Friedkin ha esordito come regista televisivo dirigendo un episodio del 1965 de L’ora di Hitchcock. La sua carriera cinematografica è iniziata nel 1967 con Good Times con protagonisti Sonny & Cher, seguito da Festa di compleanno (1968) con Robert Shaw, tratto dall’opera teatrale Il compleanno di Harold Pinter che ne ha anche scritto l’adattamento cinematografico; la commedia musicale Quella notte inventarono lo spogliarello (1968) con Jason Robards e Britt Ekland e Festa per il compleanno del caro amico Harold (1970), dramma tratto da un’opera teatrale di Mart Crowley e prima pellicola di Hollywood a trattare il tema dell’omosessualità.

Nel 1971 Friedkin vince l”Oscar grazie alle gesta del brutale Detective Jimmy “Papà” Doyle di Gene Hackman in “Il braccio violento della legge”, film che può vantare una delle più grandi scene di inseguimento in macchina nella storia del cinema oltre a 5 premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore a Gene Hackman) e 3 Golden Globe (miglior film drammatico, miglior regia e miglior attore in un film drammatico ad Hackman). Nel 1998 l’American Film Institute ha inserito la pellicola al 70° posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi (attualmente è al 94° posto).

Max von Sydow e Linda Blair sul set de “L’esorcista” (Photo by Warner Bros. Pictures/Sunset Boulevard/Corbis via Getty Images)

Successivamente Friedkin sconvolge gli spettatori di tutto il mondo con “L’esorcista”, uno dei film horror più famosi e famigerati della storia del cinema. Linda Blair interpreta un’adolescente posseduta da un demone che una coppia di preti (Max von Sydow e Jason Miller) cercherà di scacciare con conseguenze drammatiche. Una testa che ruota di 360 giri di testa ed ettolitro di vomito verde segneranno per sempre una intera generazione di spettatori. L’iconica colonna sonora “Tubular Bells” di Mike Oldfield entrerà nella Top 10 degli Stati Uniti e il film vincerà due Oscar su 10 candidature. Una delle statuette andrà all’attrice protagonista Ellen Burstyn mentre l’altra allo sceneggiatore William Peter Blatty con nomination anche ai non protagonisti Blair e Jason Miller.

Una versione restaurata de “L’esorcista” sarà proiettata al Festival di Venezia il mese prossimo. Inoltre Ellen Burstyn riprenderà il suo ruolo nel reboot/sequel di Blumhouse, Universal e Peacock dal titolo L’esorcista: Il credente. Questa continuazione del film originale, diretta da David Gordon Green, regista della recente nuova trilogia di Halloween, sarà il primo capitolo di una trilogia già pianificata; la data di uscita è fissata al 13 ottobre di quest’anno.

FILMOGRAFIA

Good Times (1967)
Festa di compleanno (The Birthday Party) (1968)
Quella notte inventarono lo spogliarello (The Night They Raided Minsky’s) (1968)
Festa per il compleanno del caro amico Harold (The Boys in the Band) (1970)
Il braccio violento della legge (The French Connection) (1971)
L’esorcista (The Exorcist) (1973)
Fritz Lang Interviewed by William Friedkin (1974) – documentario
Il salario della paura (Sorcerer) (1977)
Pollice da scasso (The Brink’s Job) (1978)
Cruising (1980)
L’affare del secolo (Deal of the Century) (1983)
Vivere e morire a Los Angeles (To Live and Die in L.A.) (1985)
Assassino senza colpa? (Rampage) (1987)
L’albero del male (The Guardian) (1990) – accreditato come Alan Smithee
Blue Chips – Basta vincere (Blue Chips) (1994)
Jade (1995)
Regole d’onore (Rules of Engagement) (2000)
The Hunted – La preda (The Hunted) (2003)
Bug – La paranoia è contagiosa (Bug) (2006)
Killer Joe (2011)
The Devil and Father Amorth (2017) – documentario

Fonte: Variety