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Stasera in tv: “Wine to Love – I colori dell’amore” su Rai 1

Rai 1 stasera propone “Wine to love – I colori dell’amore”, commedia del 2018 diretta da Domenico Fortunato e interpretata da Ornella Muti, Michele Venitucci e Domenico Fortunato.

pubblicato 4 Gennaio 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 13:49

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Cast e personaggi

Enotrio: Domenico Fortunato
Anna: Ornella Muti
Luca: Michele Venitucci
Nico: Alessandro Intini
Lucy: Giulia Ramires
Katia: Caterina Shulha
Irina: Maria Popova
Rocco: Teodosio Barresi
Laura Rush: Jane Alexander
Luigino: Gianni Ciardo
Riccardo: Alessandro Tersign

 

La trama

 

In Basilicata, alle pendici del Monte Vulture, si staglia l’immenso vigneto dell’Azienda vinicola Favuzzi. Il solitario e burbero Enotrio Favuzzi è da solo alla guida dell’azienda, cura le viti e produce un pregiato vino rosso: l’Aglianico. Grazie al trionfo conseguito al World Wine Award, il successo del suo vino ha travalicato i confini nazionali. L’inossidabile e potente Laura Rush, direttrice di un’enoteca di lusso di New York, ha avviato una campagna d’acquisto di aziende vinicole italiane da unificare sotto il suo marchio e vuole mettere le mani anche sul vino di Enotrio. L’asso nella manica di Laura Rush è il giovane e ambizioso Nico, il suo uomo più fidato, che spedisce in Italia per conquistare la fiducia di Enotrio e convincerlo a vendere a loro il suo vino. Ma un’altra persona è interessata a speculare sui vigneti di Enotrio: suo fratello Luca che, pieno di debiti, insiste affinché i terreni vengano venduti e possano entrambi guadagnarci con la costruzione di un resort di lusso. Enotrio, però, è fermo nella sua posizione. Le cose sono destinate a ingarbugliarsi con l’arrivo in paese della bellissima Anna Monti e di sua figlia. Anna è una ex top model di cui Enotrio è sempre stato perdutamente innamorato, ma sfortunatamente anche il fratello Luca non vede l’ora di conquistarla. E dal canto suo, Nico pensa di aver trovato, proprio in Anna, la carta vincente per convincere finalmente Enotrio a cedere le sue vigne.

 

Note di regia

 

Il tema fondamentale di questo film, che mi ha affascinato fin dall’inizio, è quello del confronto del piccolo con il grande. Questo tema ricorre fra i personaggi, fra i territori, fra le idee dei personaggi che si incarnano nelle loro azioni e nei modi di pensare. Il confronto del piccolo con il grande è in ogni dettaglio della sceneggiatura e delle riprese. Il piccolo mondo del Vulture si confronta e si scontra con la metropoli immensa e tentacolare, il minuscolo mercato dei rapporti corti impatta con le idee di un mercato globale. Wine to love da questo punto di vista è la storia di uomini di una piccola realtà che si apre al mondo intero globalizzato con stupore e meraviglia, ma con l’orgoglio del senso di appartenenza alla propria terra e con la consapevolezza di saper fare qualcosa di buono e di pregiato da proteggere, da donare al mondo con le modalità e il rispetto che si devono ai pezzi di grande artigianato. Da un altro punto di vista è la storia di uomini che abitano il mondo globalizzato, che lo vivono secondo altri rituali, senza gli scrupoli di chi è legato ad un piccolo mondo di provenienza, oppure dimenticandolo, e rispettando solo il dogma del ‘Dio Denaro’. I personaggi del mondo globalizzato, però, nei loro cambiamenti, recuperano l’amore per il piccolo mondo arcaico del vino, in questo caso del Vulture e dell’Aglianico, comprendendo l’importanza delle radici e della fortuna di poterle piantare di nuovo. [Domenico Fortunato]

 

Le location del film

 

Il film “Wine to Love” si immerge quasi totalmente nell’incantevole scenario lucano del Vulture, una delle aree più importanti della Basilicata dominata dal Monte Vulture, vulcano attualmente spento, che nutre la regione con la sua terra lavica, donando un sapore unico al suo vino, l’Aglianico. Il film, attraverso la chiave della romantic comedy, racconta la comunità del luogo, le sue masserie, i vigneti, l’Aglianico del Vulture e il suo mondo. In particolare la storia si muove tra i vigneti della zona, i laghi di Monticchio, nella suggestiva cornice delle pendici del monte Vulture, e Venosa, la città di Orazio, con il suo parco archeologico e la magnifica Chiesa Incompiuta. Dalla Basilicata il set si sposta anche a New York, in particolare a Manhattan, metropoli sempre in fermento e ancora più affascinante nel periodo natalizio. L’incontro tra il piccolo mondo del Vulture e New York, tra il locale e il globale si mostra come unica strada percorribile per un futuro all’insegna della qualità.