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Yuli – Danza e Libertà: trailer italiano del film biografico sul ballerino Carlos Acosta

Yuli – Danza e Libertà: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film biografico di di Icíar Bollaín nei cinema italiani dal 17 ottobre 2019.

pubblicato 9 Ottobre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 18:02

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Il 17 ottobre arriva nei cinema italiani Yuly – Danza e Libertà, il film biografico della regista spagnola Icíar Bollaín (Ti do i miei occhi, El olivo) che racconta l’incredibile storia di Carlos Acosta, in arte Yuli, vera e propria leggenda della danza.

Scritto da Paul Laverty, collaboratore di lunga data di Ken Loach da La canzone di Carla in poi, il film narra l’incredibile parabola del ballerino cubano, che da piccolo rifiutava la disciplina della danza. Obbligato dal padre, che vuole dargli un’opportunità per voltare le spalle alla povertà che attanaglia Cuba dopo decenni di embargo, Yuli giunge al successo mondiale divenendo un performer paragonato per grazia e capacità tecniche a miti quali Nureyev e Baryshnikov. Il film uscirà in edizione italiana e in versione originale sottotitolata, nella settimana in cui si celebra anche il Giorno della Cultura Cubana (20 ottobre).

 

NOTE DI REGIA

 

Raccontare la storia di Carlos Acosta mi è sembrato sin dall’inizio l’opportunità per rapportarmi a un mondo di immensa ricchezza drammatica e visiva; inoltre ero entusiasta dal modo in cui lo sceneggiatore Paul Laverty evitava la tipica struttura del biopic. YULI, infatti, si occupa di due realtà: il passato, in cui viviamo l’infanzia e la giovinezza di Acosta, e il presente, in cui il ballerino e coreografo lavora con la sua compagnia all’Avana, provando un’opera che racconta la storia della sua vita. Come regista, non potevo sperare d’imbattermi in una storia più affascinante di questa. Tracciare il viaggio di un artista, sin dal suo rifiuto da bambino di imparare il balletto, fino a far coincidere la propria vita con la danza. Il vivere lontano dalla propria famiglia e dagli amici crea una frattura nella vita di Carlos e produce un confronto continuo con suo padre che lo spinge prima a lasciare casa e poi il suo paese, Cuba, per raggiungere la vetta.

YULI racconta anche la storia di Cuba dal punto di vista della famiglia di Carlos, a partire dalla nonna, nata schiava nella piantagione “Acosta” (da qui il suo nome), per poi attraversare la dolorosa separazione dei propri cari quando la famiglia della zia di Carlos emigra a Miami negli anni ’80, frattura vissuta da molte famiglie in quegli anni, da cui la madre di Carlos non seppe mai riprendersi. Il ritorno del ballerino appena ventenne, dopo la sua prima permanenza a Londra, coincide con il cosiddetto “Periodo Especial” ovvero lo stato di emergenza in seguito alla crisi dell’Unione Sovietica, che divenne acuta nel 1994 quando il campo socialista collassò definitivamente e molti tentarono l’esodo dall’isola scappando su zattere, lasciando un segno indelebile in tutti i cubani. Inoltre la storia di Carlos è unica, fin dal semplice fatto che un meticcio come lui, di umili origini, figlio di un camionista nero, sia riuscito ad essere ammesso gratuitamente in un’accademia di balletto di altissimo livello come la Scuola Nazionale di Balletto di l’Avana.

[quote layout=”big” cite=”Icíar Bollaín – Regista]Sono stata a Cuba diverse volte sin dai primi anni ’90, e ho sempre ammirato questo popolo e la sua capacità di sopravvivere contro ogni avversità senza mai abbassare la testa. Nonostante le enormi contraddizioni sociali e la costante precarietà economica, a Cuba esiste un grande fermento culturale e artistico che il film intende omaggiare attraverso Carlos e gli straordinari ballerini della sua compagnia.[/quote]

Il ballerino cubano Carlos Acosta ha danzato con il Balletto Nazionale Inglese, il Balletto Nazionale di Cuba, il Balletto di Houston e l’American Ballet Theatre. È stato membro permanente del Royal Ballet tra il 1998 e il 2015. Si è formato alla Scuola Nazionale di Balletto di Cuba e ha vinto la medaglia d’oro al Prix de Lausanne del 1990. È diventato famoso nei primi anni ’90, mentre era ancora adolescente, e le compagnie di danza nordamericane ed europee hanno iniziato a offrirgli ruoli romantici da protagonista da lì e per le decadi successive.
Grazie alla sua leggendaria grazia e al suo atletismo, il suo nome è stato accostato a quello dei più grandi artisti del mondo.

 

 

 

Yuli – Danza e Libertà: trailer e trama del film biografico sul ballerino Carlos Acosta

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EXIT media il 17 ottobre porta nei cinema italiani YULI – Danza e Libertà, il film biografico diretto dall’attrice e regista spagnola Icíar Bollaín (Ti do i miei occhi, También la lluvia, El olivo) e scritto dall’inglese Paul Laverty, sceneggiatore di lunga data per Ken Loach (da “La canzone di Carla” a “Io, Daniel Blake”). Laverty e Bollaín hanno collaborato in precedenza per “El olivo”.

“Yuli – Danza e Libertà” racconta l’incredibile storia di Carlos Acosta, in arte Yuli, vera e propria leggenda della danza.Il film ripercorre l’incredibile parabola del ballerino cubano, che da piccolo rifiutava la disciplina della danza. Obbligato dal padre, che vuole dargli un’opportunità per voltare le spalle alla povertà che attanaglia Cuba dopo decenni di embargo, Yuli giunge al successo mondiale divenendo un performer paragonato per grazia e capacità tecniche a miti quali Nureyev e Baryshnikov.

Il film è interpretato da Carlos Acosta ne ruolo di se stesso, Edlison Manuel Olbera Núñez (Acosta bambino), Keyvin Martínez (Acosta adolescente), Santiago Alfonso, Laura De la Uz, Mario Elias, Andrea Doimeadíos, Cesar Domínguez, Yailene Sierra, Héctor Noas e Carlos Enrique Almirante.

 

 

Nato a L’Avana il 2 giugno 1973, Carlos Acosta ha danzato per le maggiori compagnie al mondo, tra cui la Houston Ballet, l’American Ballet Theatre e l’English National Ballet, anche se la sua carriera è stata legata soprattutto al Royal Ballet, in cui ha danzato dal 1998 al 2015. Nel corso della sua carriera ha collezionato premi prestigiosi, tra cui il Prix de Lausanne (1990), il Laurence Olivier Award per l’eccellenza nella danza (2007) e il Prix Benois de la Danse (2008); il 1° gennaio 2009 la Regina Elisabetta lo ha nominato Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.

Dopo essere stato presentato in anteprima al Festival del cinema spagnolo il film si è aggiudicato il premio per la Miglior sceneggiatura a Paul Laverty al Festival di San Sebastián.

Il film uscirà in edizione italiana e in versione originale sottotitolata, nella settimana in cui si celebra anche il Giorno della Cultura Cubana (20 ottobre).

 

 

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