“Zalone è di sinistra”, botta e risposta tra Brunetta e il comico
Il comico pugliese rinfocola una polemica ormai apparentemente sopita iniziata all’uscita di Sole a catinelle e l’ex Ministro ribatte piccato.
Tutto ebbe inizio lo scorso 20 novembre, quando Renato Brunetta, Capogruppo alla Camera di FI, aveva espresso un elogio a sfondo politico su Checco Zalone sul suo profilo twitter, a poche settimane dall’uscita del blockbuster Sole a catinelle (leggi la nostra recensione), ultimo successo dell’artista pugliese.
"Sole a catinelle".Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di Berlusconi e di Forza Italia.
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 20 Novembre 2013
Un evidente tentativo di “appropriazione” ideologica onde cavalcare politicamente la popolarità del comico, arruolato forzosamente tra le schiere di chi, come l’ex Ministro, si prodiga senza tregua nella lotta al comunismo. Il fraintendimento era forse nato dal personaggio di Zalone, che smonta senza pietà alcuni usi e costumi della sinistra radical-chic, ma è doveroso evidenziare che non mancano le critiche (e non certo velate) nemmeno dei confronti del centro destra. Pronta era arrivata la risposta del produttore Pietro Valsecchi:
“Nel film Checco è un berlusconiano che ironizza sul berlusconismo. La verità è che tutti saltano sul cavallo vincente. Zalone lo vogliono la destra e la sinistra”.
La replica di Valsecchi aveva rinfocolato la verve degli esponenti di Forza Italia, che rincararono la dose sulle pagine de Il Mattinale, smentendo le accuse di appropriazione indebita e insistendo sulla insindacabile direzione politica di Zalone:
“Capiamo benissimo il produttore di ‘Sole a catinelle’ che difende il bambinello da Erode e cerca di prendere le distanze dalle nostre osservazioni, riferendo battute che sarebbero in chiave antiberlusconiana, ma che a noi – abbastanza dotati di autoironia – fanno ridere lo stesso. Siamo un po’ come gli ebrei, che amano le barzellette su se stessi e se le raccontano, perché in fondo sono espressione di appartenenza. Poveretti, come soffrono. Zalone è un genio non perché sia berlusconiano (non lo sappiamo, affari privati suoi) ma perché il colore della sua risata è il nostro. E la sinistra non può farci niente”.
Insomma, berlusconiano, sinistrorso o apolitico che fosse, non importava: Forza Italia aveva energicamente e inequivocabilmente identificato la risata zaloniana come di centro-destra. Le acque sembravano essersi placate, col comico che non si inseriva nella polemica. Fino ad oggi. Infatti Zalone, ha punzecchiato il politico ai microfoni del programma radiofonico Un giorno da pecora:
“Brunetta ha detto che sono di destra? E’ un’interpretazione un po’ troppo alta, anche se per Brunetta è un ossimoro”.
L’Onorevole non l’ha presa troppo bene e ha replicato con una lettera aperta pubblicata dal sito Dagospia, per la serie “la volpe e l’uva”:
“Non fa ridere, è banale razzismo, e con ciò Zalone ha superato l’esame: non è un berlusconiano, è un comico di sinistra, dunque è stato riaccolto festosamente all’ovile. Ovile? Dato il titolo fintamente autoironico della trasmissione, non ci sono ossimori almeno qui.”