Home Commedia Zamora: trailer del film diretto e interpretato da Neri Marcorè (Al cinema dal 4 aprile)

Zamora: trailer del film diretto e interpretato da Neri Marcorè (Al cinema dal 4 aprile)

Al cinema con 01 Distribution, il nuovo film da regista di Neri Marcorè dal romanzo di Roberto Perrone.

pubblicato 23 Marzo 2024 aggiornato 6 Aprile 2024 11:13

Presentato in concorso al BIF&ST di Bari, dal 4 aprile 2024 nei cinema italiani con 01 Distribution Zamora, il nuovo film da regista del comico e attore Neri Marcorè, che per l’occasione ha adattato liberamente per il grande schermo l’omonimo romanzo di Roberto Perrone (HarperCollins già Garzanti).

Ascolta i due brani originali scritti e interpretati da Pacifico per la colonna sonora di Zamora, l'esordio alla regia di Neri Marcorè al cinema con 01 Distribution.
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Zamora – Trama e cast

Dal 4 aprile nei cinema con 01 Distribution "Zamora", il nuovo film da regista di Neri Marcorè dal romanzo di Roberto Perrone.

Il trentenne Walter Vismara (Alberto Paradossi) ama condurre una vita ordinata e senza sorprese: ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano. Da un giorno all’altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano, al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto (Giovanni Storti). Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati. Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento, per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio. Subisce così lo sfottò dei colleghi; tra questi, l’ingegner Gusperti (Walter Leonardi) lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni ‘30. Non solo quel bauscia lo umilia in campo e lo bullizza in azienda, ma tra lui e Ada, la segretaria di cui Walter si innamora, sembra esserci del tenero. Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi, coinvolgendo un ex-atleta (Neri Marcorè) ormai caduto in disgrazia. Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.

Il cast include anche Alberto Paradossi, Marta Gastini, Anna Ferraioli Ravel, Giovanni Esposito, Giacomo Poretti, Pia Engleberth, Giuseppe Antignati, Pia Lanciotti, Marco Ripoldi, Dario Costa, Giulia Gonella, Alessandro Besentini, Francesco Villa, Corinna Locastro, Massimiliano Loizzi, Davide Ferrario, Antonio Catania.

Zamora – Trailer italiano ufficiale

Curiosità sul film

Dal 4 aprile nei cinema con 01 Distribution "Zamora", il nuovo film da regista di Neri Marcorè dal romanzo di Roberto Perrone.

  • Neri Marcorè dirige “Zamora” da una sua sceneggiatura scritta con Maurizio Careddu, Paola Mammin e Alessandro Rossi liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Roberto Perrone (HarperCollins già Garzanti).
  • Il cast tecnico: Fotografia di Diccio Cimatti / Montaggio di Alessio Doglione / Scenografia Francesca Bocca / Costumi di Cristina Audisio / Trucco di Francesca Buffarello / Acconciature di Antonio Fidato / Aiuto regia Leopoldo Pescatore / Casting director Barbara Giordani U.I.D.C. & Cristina Proserpio U.I.D.C. / Suono di presa diretta Fabio Fortunati A.I.T.S. / Organizzatore generale Barbara Di Girolamo.
  • Il film è una produzione Pepito Produzioni, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte

Note di regia

Dal 4 aprile nei cinema con 01 Distribution "Zamora", il nuovo film da regista di Neri Marcorè dal romanzo di Roberto Perrone.

Parafrasando Moretti in Sogni d’oro, “Zamora è il mio film più bello”. Anche perché è l’unico che abbia mai diretto ma mi auguro davvero non sia l’ultimo, perché è stata un’esperienza entusiasmante per me, a cominciare dal rapporto umano prima ancora che professionale che si è instaurato con tutte le persone che hanno collaborato a questa produzione. Alcune le conoscevo da anni e mi ero ripromesso che laddove avessi esordito come regista mi sarebbe piaciuto averle accanto; per fortuna si sono rese quasi tutte disponibili. Altre le ho conosciute in questa occasione e si sono rivelate magnifiche scoperte. Se Zamora incontrerà i favori del pubblico e della critica, il merito è di tutta la squadra, da chi ha iniziato a scrivere la storia insieme a me a chi ha messo il sigillo sui titoli di coda. In ogni caso me ne prendo tutta la responsabilità, perché il film rispecchia totalmente il mio gusto e ciò che volevo raccontare a partire dalla base del romanzo di Roberto Perrone, a cui ho voluto dedicarlo. A tal proposito, se c’è un rammarico è quello di non essere riuscito a fare in tempo a mostrargli altro che qualche foto di scena e piccoli spezzoni montati, ma la sua commozione alla lettura della sceneggiatura resta per me motivo di gioia e ricordo dolcissimo.

I personaggi maschili di Zamora hanno tutti qualche limite: la riservatezza di Walter è in fondo presunzione di superiorità mista al timore di buttarsi ed esporsi allo sguardo altrui; piuttosto che aprirsi e affrontare le situazioni con maturità preferisce rifugiarsi nel risentimento e in un asfittico desiderio di vendetta. Suo padre fa il brillante in società ma è un piccolo borghese che si preoccupa più del giudizio dei vicini che di conoscere davvero suo figlio; il cavalier Tosetto, il nuovo datore di lavoro, considera il calcio una sorta di religione e obbliga dispoticamente i suoi dipendenti a praticarlo con regolarità; l’ingegnere Gusperti, l’antagonista sbruffone e competitivo, è un donnaiolo impenitente che lo bullizza fuori e dentro l’azienda; Cavazzoni, che diventerà il suo mentore, è un ex portiere caduto in disgrazia dedito all’alcol e al gioco d’azzardo. Tutti, o quasi, saranno chiamati a compiere un’evoluzione che possa renderli meno ridicoli e grotteschi al termine dell’arco narrativo.

Le figure femminili, di contro, sono tutte moderne e decisamente superiori per sensibilità e intelligenza. Ada, la ragazza di cui Walter si innamora, pur rispettando il codice comportamentale cui era ancora tenuta la donna negli anni ‘60, è del tutto indipendente e sgombra da preconcetti; Elvira Vismara, sorella del protagonista, rivendica il bisogno di una vita piena e felice a dispetto delle convenzioni sociali; sua madre Anna non si dimostra meno libera e moderna quando è il momento di appoggiarla, così come non fa mancare a Walter, senza essere soffocante, l’affetto e la fiducia che lo sostenga nella sua emancipazione; Dorina, giovane e disinibita, anticipa e rappresenta pienamente lo spirito della rivoluzione culturale sessantottina.

Si trattava poi di rappresentare gli anni ’60 anche dal punto di vista cromatico: non potendo attingere a documenti che ci restituissero i colori di quell’epoca, dato che foto e film erano essenzialmente ancora in bianco e nero, bisognava inventare dei toni suggestivi ed evocativi. Era un’Italia vivace, allegra, ambiziosa, sulle ali di uno sviluppo economico grazie al quale il benessere, la felicità sembravano essere alla portata di tutti; ma era un’Italia altrettanto semplice, pervasa da un sentimento di innocenza e di entusiasmo, come succede quando ancora non si percepiscono le turbolenze dell’adolescenza e si respira a pieni polmoni l’incoscienza di un’infanzia che ci illudiamo possa essere eterna.

[Neri Marcorè]

Neri Marcorè – Note biografiche

Dal 4 aprile nei cinema con 01 Distribution "Zamora", il nuovo film da regista di Neri Marcorè dal romanzo di Roberto Perrone.

Diplomatosi interprete parlamentare nel 1990, Neri Marcorè inizia la sua carriera artistica professionale pochi mesi dopo, come imitatore, in programmi di lustro Rai, affiancato da grandi della tv quali Raffaella Carrà, Giancarlo Magalli, Serena Dandini. L’inizio di un percorso teatrale che non si è mai interrotto fino ai nostri giorni è datato 1993, con La finta ammalata di Goldoni.

Seguono molti titoli con i quali negli anni mette in scena Pennac, Gaber, Pasolini, De André, Saviano, i Beatles, Galeano, Serra, Soriano. Il più recente è La buona novella, in tournée in questo periodo. È il conduttore di Per un pugno di libri (2001-2010, Rai3), del Concertone del Primo Maggio (2011), di Celebration (2017, Rai1) e da due stagioni di Art Night (Rai5).

Da circa dieci anni si esibisce come musicista e cantante in concerti dal titolo Le mie canzoni altrui. Il primo ruolo da protagonista al cinema gli viene offerto da Pupi Avati ne Il cuore altrove (2003), col quale si aggiudica un Nastro d’argento e la candidatura ai David, replicata con La seconda notte di nozze due anni dopo.

Tra i tanti film e fiction televisive di questi venti anni ricordiamo: Papa Luciani (Capitani, Rai1, 2006); Tutti pazzi per amore (Milani, Rai1, 2008-2010); Gli amici del bar Margherita (Avati, 2009); La scomparsa di Patò (Mortelliti, 2010); The tourist (Henckel von Donnersmarck, 2010); Tous les soleils (Claudel, 2011); Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà (Tirard, 2012); Questo nostro amore (Ribuoli, Leoni, 2012-2018); Mi rifaccio vivo (Rubini, 2013); Una Ferrari per due (Costa, Rai1, 2014); Smetto quando voglio – Trilogia (Sibilia, 2014/2017); Sei mai stata sulla luna? (Genovese, 2015); Leoni (Parolin, 2015); Latin lover (Comencini, 2015); Como estrellas fugaces (Di Francisca, 2017); Boys (Ferrario, 2021); Digitare il codice segreto (Costa, Rai1, 2021); Il santone (Muscardin, Raiplay, 2022); Quando (Veltroni, 2023), I peggiori giorni (Bruno/Leo, 2023).

Nel 2020 è stato insignito del titolo di Ufficiale nell’Ordine al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno civile e per aver ideato e realizzato RisorgiMarche, festival musicale, solidale ed ecologico a sostegno delle comunità colpite dal sisma del 2017.

Zamora – Il romanzo originale

Roberto Perrone (Rapallo 1957 – Milano 2023) è giornalista e scrittore. Dal 1981 al 1989 lavora al “Giornale” di Montanelli per poi passare al “Corriere della Sera”, dove rimane per trent’anni come inviato. Zamora (2003) è il suo primo romanzo ambientato nel 1963. La lunga è la sua seconda opera letteraria, pubblicata nel 2007. Ambientata anch’essa negli anni ’60, narra le vicende di Giacinto Mortola, giornalista senza grandi ambizioni vicino alla pensione, ma che sa amare la vita per le cose piccole e grandi: il rapporto sereno con la bella moglie Rita, l’amicizia con l’ex-calciatore Simone Perasso. “La lunga” nel gergo giornalistico è la nottata trascorsa dal redattore di turno a raccogliere le ultime notizie. Numero 1 è la biografia di Gianluigi Buffon, scritta in collaborazione con il celebre portiere. Con l’aiuto di Perrone, “Gigi” Buffon ripercorre le tappe della sua vita dall’infanzia all’esordio in serie A, dalle vicende di Calciopoli ai successi mondiali. Perrone si cimenta nel genere giallo con i romanzi che vedono protagonista l’ex colonnello dei carabinieri Annibale Canessa, in cui mescola riferimenti alla realtà italiana dalla lotta partigiana alle stragi degli anni di piombo.

Walter Vismara ha trentasei anni e fa il ragioniere in una piccola fabbrica tessile di Milano. La sua è un’esistenza tranquilla, fatta di piccoli gesti ripetuti: ogni giorno dietro a una scrivania per far quadrare i conti e la domenica un cinema o un teatro con la sorella Elvira. Quando viene licenziato, però, quell’intimo universo di abitudini consolidate inizia a scricchiolare. La nuova azienda di guarnizioni presso cui trova lavoro è dinamica e moderna, ma il capo, il cavalier Tosetto, ha una vera e propria ossessione per il football, o meglio, per il fòlber, come dice lui. Ogni giovedì, sottopone i dipendenti a estenuanti allenamenti in vista dell’incontro dell’anno, la partita “scapoli-ammogliati” allo stadio Breda di Sesto. Vismara odia il calcio, non sa niente di questo sport, e finisce sempre per fare il portiere. Così, i colleghi iniziano a canzonarlo chiamandolo “Zamora”, come il leggendario giocatore del Real Madrid, che lui, naturalmente, non ha mai sentito nominare. Tutte le settimane, il ragioniere neoassunto scende in campo per sottoporsi a quella pubblica umiliazione, ma è presto stanco delle battutine dei compagni e decide di seguire il consiglio della sorella: prendere “ripetizioni” da Giorgio Cavazzoni, ex portiere del Milan che ha dilapidato i guadagni di una brillante carriera in donne e alcol, ma che è forse l’unico in grado di aiutarlo. In occasione dell’uscita del film diretto e interpretato da Neri Marcorè, lo splendido romanzo del compianto Roberto Perrone torna a commuoverci e a farci sorridere con un’insolita e meravigliosa amicizia, capace di rimescolare le carte e cambiare per sempre la vita di due strani, indimenticabili eroi.

Il romanzo “Zamora” è disponibile su Amazon.

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